Recensione: Cuore nero di Amabile Giusti


Letto per il club del libro del blog Libri da favola, finalmente metto su anche la recensione! E adesso attendo la decisione per la prossima lettura.

Titolo: Cuore nero
Autore: Amabile Giusti
Edizione: Dalai Editore
Prezzo: 22,00 €
Trama (tratta da www.ibs.it): A diciassette anni ci si può imbattere nel vero amore? E ciò che si chiede Giulia quando quel sentimento irrompe nella sua vita. Prima di allora era una ragazza indipendente, segnata dal burrascoso divorzio dei genitori, con una visione tutt'altro che romantica dei rapporti sentimentali. Finché non si prende una cotta tremenda per Max, un compagno di scuola, e la sua razionalità inizia a vacillare. Lei, di solito brillante e decisa, si sente stupida e confusa. Eppure lui è fin troppo pieno di sé, non il suo tipo, anche se è terribilmente attraente, e Giulia fa di tutto per reprimere le proprie emozioni e dimenticare la loro breve, insignificante storia. Una sera, mentre porta a passeggio il cane, incontra Victor, un ragazzo dall'accento francese che, sbucato dal nulla, le dice di essersi trasferito a Palmi da poco con la madre e la sorella. Biondi e pallidissimi, i tre sembrano avvolti da un mistero: escono solo di notte e abitano nella Villa dell'Agave, una vecchia casa dalla fama sinistra. Da quel momento, inaspettatamente, Max ricomincia a corteggiarla, e non solo: fa di tutto per metterla in guardia da Victor, come se sapesse qualcosa sul suo conto che non può rivelarle. Come mai i due si conoscono? Perché si detestano? Cosa nascondono entrambi? Trascinata da una passione irrefrenabile, Giulia piomberà in un mondo che credeva relegato alla leggenda e alla fantasia, un mondo abitato da esseri misteriosi assetati di sangue, che attraversano i secoli lottando per sopravvivere.


Vergogna, vergogna, vergogna, ho finito questo libro da due settimane quasi e ancora non ho scritto una parola. Pigrisssssima!!!


Ma oggi eccomi qua! Anche se ho una memoria schifida il libro me lo ricordo bene e comunque ho preso appunti. Ultimamente prendo sempre appunti peggio di quando ero al liceo. L'avessi fatto all'epoca forse facevo più bella figura in aula. Vabbè, le mie asinerie scolastiche non vi interessano.
Passo dunque, al mio primo tentativo con quest'autrice italiana (molto apprezzata tra l'altro) che pur non essendo esente da appunti, non è andato affatto male.
Il libro è un urban fantasy piuttosto classico e si colloca tra gli young adult essendo la protagonista, una diciassettenne (quasi diciottenne) al suo ultimo anno di liceo.
Come dicevo la storia non offre granché di innovativo, né come personaggi, né come trama, però è carina e piacevole da leggere, molto dolce in certi punti, divertente in altri, drammatica quando lo richiede la situazione.
Il non umano di turno stavolta è un vampiro, ma un vampiro con una caratteristica speciale che rimane folgorato dalla protagonista e lei da lui, nonostante all'inizio lui si comporti in maniera non proprio cavalleresca (Ok, non amo la volgarità, ma l'unica parola per descriverlo è: stronzo!)
Ovviamente si comporta così perché è attratto da lei, ma non vuole farle male (sì ok, non originalissima come cosa, ammettiamolo). Alla lunga sembra un pazzo affetto da schizofrenia, ma tant'è.
Inizialmente Giulia lo scambia per un ragazzo normale (la schizofrenia non lascia segni visibili) e come tale sarebbe rimasto ai suoi occhi, se non fosse all'improvviso giunto un altro misterioso giovane. Un francesino notturno, ritratto di Orlando Bloom nei panni di Legolas, anche lui molto interessato alla protagonista, almeno secondo le sue parole. Nella realtà le sue apparizioni sono talmente sporadiche da far rimanere il paventato triangolo solo la minaccia nelle parole della protagonista.
La maggior parte della storia è incentrata sul tira e molla tra Giulia e Max e devo dire che, a gusto personale, dura anche un pelo troppo. Alla lunga è divenuto un po' ripetitivo, sia come avvenimenti, sia a livello di dialoghi. Sì, ogni volta è accaduto qualcosa che ha smosso la storia in avanti, però di base la scena è rimasta un po' sempre uguale.
La figura dei cacciatori mi è piaciuta invece, perché mentre i vampiri sono un po' standardizzati (hanno caratteristiche piuttosto definite a cui attenersi per essere chiamati vampiri), sui cacciatori c'è più libertà e l'autrice ha creato delle creature piuttosto singolari e con caratteristiche ben delineate. Si sentono alcuni echi di altre figure, ma rimangono abbastanza indipendenti da farsi apprezzare.
Al di là della storia amorosa, la trama non è male (già sentita, ma visto che piace...), si dispiega un po' lentamente, almeno all'inizio e questo fa sì che il libro sia quasi diviso a metà: una prima parte molto 'reale' e adolescenziale, una seconda parte più fantasy e movimentata. Non mi sarebbe spiaciuta un po' più di fluidità.
Non sono mancate (purtroppo) delle incongruenze a livello di narrazione che mi hanno fatto un po' storcere il naso, più che altro perché erano evitabili. Una: da qualche parte c'è scritto che la protagonista abita a circa 500 metri dalla scuola; in un'occasione capita che lei faccia un tratto a piedi poi le viene dato un passaggio in moto. Passaggio che dura alcuni minuti. Io abito a 500 metri dal mio edicolante, anche con un motorino 50 ci vuole meno di un minuto ad arrivarci, facendo tutta la strada.
Altro esempio, Giulia rimane immersa in acqua diversi minuti. E' anche bagnata fradicia, ma quando è finalmente in salvo telefona ad amica e mamma ... Si potrebbe obiettare che non lo avesse con sè. Invece lo aveva percéè poche pagine prima con quello stesso cellulare aveva fotografato una lontra (prima che la ragazza fosse costretta a tuffarsi nel fiume). Piccolezze che non mi hanno rovinato la lettura, ma che comunque mi hanno fatto storcere il naso.
Il finale invece mi è piaciuto. Nonostante sia triste, almeno per me, l'ho trovato diverso dal solito e questo mi ha fatto piacere.

Personaggi: Giulia è un'adolescente abbastanza standard, vede tutto in bianco e nero, crede di aver trovato l'amore della sua vita, si dichiara pronta a tutto pur di rimanere con lui. Abbastanza credibile e anche abbastanza simpatica, anche se le preferivo la sorella. Max... come vampiro lascia un pelo a desiderare, e anche come boy per la verità. Nella la parte centrale del romanzo non si capisce più neanche lui (e figuriamoci noi), sul finale recupera un po' del buon senso maturato nei suo oltre cento anni di vampirismo.
Ad esclusione di loro due gli altri rimangono piuttosto marginali e non molto approfonditi. Victor ha un po' la funzione di wikipedia e spiega a protagonista e lettori, molte cose che altrimenti rimarrebbero oscure e senza spiegazioni. Audrey e Suzanne sono, alla fin fine, un po' lo stesso personaggio, simili per carattere e per comportamento, stanno un po' lì a far dispetto alla protagonista. Stessa cosa per Beatrice, l'amica, e Laura, la sorellina che cercano in qualche modo di aiutare quella Giulia traditrice che si mette nei guai ma le lascia fuori dalla sua vita. Mi è piaciuta la mamma, è un po' la solita adulta disastrata (ma perché mai nessuno ha una famiglia normale???) ma nella seconda parte del libro si riscatta e fa la mamma vera.
Molto belle le figure di Lisa e della signora Lasalle, anche loro per certi versi simili e che usano la loro esperienza e saggezza per vedere avanti e fare qualcosa di positivo.

La narrazione è in terza persona, ma segue solo ed esclusivamente la protagonista. Di lei non ci viene negato niente, pensieri, idee, sogni, riflessioni, talvolta anche in maniera eccessiva, mentre degli altri non si hanno granché notizie e questo limita un po' la crescita attorno. Sono presenti anche alcuni erroretti come l'utilizzo di parole di uso corrente e la voglia di strafare un po': nel'intento di creare immagini sublimi e superlative, l'autrice finisce per scrivere cose al pelo del comprensibile che fanno un grane effetto leggendole ma che non evocano niente di preciso. Quella che mi ricordo meglio è 'un cuore che si morde la coda' che doveva essere qualcosa di forte e quasi drammatico e a me è venuto in mente un cuore con la coda del mio gatto che gira attorno come uno scemo. Non proprio una cosa poetica e idilliaca.
Sempre le descrizioni, ogni tanto tendono ad essere un po' ridondanti.

Giudizio finale complessivo: Nonostante nella recensione abbia fatto pelo e contropelo a questo romanzo, a me è piaciuto. L'ho letto volentieri, abbastanza velocemente, talvolta mi ha emozionato, talvolta ho sofferto con la protagonista, talvolta mi ha fatto arrabbiare e avrei voluto dare un bello scossone a tutti. Mi piace tornare un po' adolescente con gli amori immaturi e caotici ma che sembrano quelli di Romeo e Giulietta. Mi piace vedere come quasi sempre a quell'età, tutto è una tragedia e tutto è bianco o nero.
Se ho fatto la puntigliosa è perché, dovendo decidere se leggerlo o meno, mi sono sentita di sottolineare ciò che un potenziale lettore trova che potrebbe fargli storcere il naso (si ricordano più le cose brutte che le belle). Se accetta il 'rischio', si trova davanti una storia molto dolce e romantica e personaggi molto passionali.
Che io ho apprezzato, anche se non originali.
Voto: 6/10

Questa recensione partecipa alla Challenge su
http://atelierdeilibri.blogspot.it/2012/12/100-libri-in-un-anno-2013-reading.html
Questa recensione partecipa alla Challenge su
http://atelierdeilibri.blogspot.it/2013/02/paranormal-reading-challenge.html
Questa recensione partecipa alla Challenge su
http://sweety-readers.blogspot.it/p/blog-page.html  (sezione young adult, urban fantasy)
Questa recensione partecipa alla Challenge su
http://libridafavola.blogspot.it/2012/12/libri-da-favola-2013-reading-challenge.html (sezione fantasy)
Questa recensione partecipa alla Challenge su
http://onthread.blogspot.it/2013/01/tributes-reading-challenge.html (distretto 10)

Commenti

  1. allora, anche per me il voto era una sufficienza,mi è piaciuto molto lo stile, l'autrice scrive bene, e mi sono piaciute le figure dei cacciatori(una cosa diversa dal solito) allo stesso tempo però non mi è piaciuta la storia, il classico vampiro che s'innamora di un umana. anch'io ho trovato a u certo punto ripetitivo, specie quando iniziavano, lei:tu mi ami ma non lo ammetti, e lui: no non è così,lei: si lui: no ..e che....
    il finale è piaciuto anche a me se non altro non è stato banale.
    sono sincera non fosse stato per il club del libro non l'avrei letto..però lo stile mi è piaciuto e leggerò altro di A.giusti. Spero qlc di più originale!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì anche io credo che leggero ancora. adesso sta spopolando Odyssea e credo che ci farò un pensierino.

      Elimina
  2. Hai scritto una recensione divertentissima e accurata!!! :D Io voglio leggerlo da un pò, ma ho passato uno di quei periodi in cui le letture vanno a rilento e ho impiegato una vita a finire altri libri (non so se succede a tutti o solo a me!). Ora il periodo è passato e forse è arrivato il momento di dargli una possibilità ^-^

    RispondiElimina
  3. Grazie per i complimenti!
    Sì capitano anche a me dei periodi simili, magari incappo in libri un po' più noiosi o magari sono mallopponi di svariate pagine che mi richiedono più tempo. A volte invece congiunture lavorativo-familiari avverse mi rallentano. Ad esempio in questi giorni l'uso del treno favorisce come sempre gli ebook, ma per i cartacei sono bloccata perchè da tre sere non sono in casa.

    RispondiElimina
  4. Ahaha! xD concordo con Ancella, hai scritto una recensione davvero divertente :)
    A me Cuore nero mi è abbastanza piaciuto... forse all'inizio l'ho trovato un po' noiosetto ma poi mi ha preso.
    Sì il finale anche se triste è stato perfetto per il libro e a me è molto piaciuto. Spero di leggere Odyssea sempre di Amabile Giusti, il suo stile mi piace!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo. Come dicevo nonostante sia stata puntigliosa, anche a me è piaciuto. Avrei optato qualche taglio qua e là, ma alla fin fine non è stato male. In alcuni momenti mi sono quasi commossa.

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Recensione: La variante di Lüneburg di Paolo Maurensig

Recensione: Il paradiso dei diavoli di Franco Di Mare

Segnalazione: L'angelo e il mugnaio di Antonio Aschiarolo