Recensione: La febbre di Saskia Noort

Per qualche giovedì ci saranno alcune recensioncine avanzate del 2015. Le avevo scritte e preparate ma non ho mai avuto tempo di metterle su e pubblicarle/programmarle. Mi spiaceva perderle, così sfrutto queste prime settimane 2016. Per questo motivo nessuno di questi libri farà ovviamente parte delle challenge a cui partecipo.
Il primo avanzo è un libro che non mi ha soddisfatta granché. Prestato dalla mia consocia non ha entusiasmato neanche lei (e noi siamo di gusti diversissimi). Comunque sembra che presto diventerà un film... Mi auguro che sia meglio del libro.

Titolo: La febbre
Titolo originale: Koorts
Autore: Saskia Noort
Edizione: Newton Compton
Prezzo: 9,90€
Trama: Un thriller trasgressivo nella diabolica isola del divertimento: Ibiza Un'autrice da 1.500.000 copie Chi è Ellen? Quali segreti nasconde? In quale gioco perverso ha trascinato la sua nuova amica Dorien? E soprattutto, perché è scomparsa? Queste sono le domande che affollano la mente di Dorien, quando si risveglia, sola, dopo una lunga notte di eccessi nelle discoteche di Ibiza. Tutto è cominciato pochi mesi prima, quando ha conosciuto Ellen, e si è lasciata ammaliare dal suo fascino ipnotico. La sua tranquilla esistenza è stata sconvolta in un istante. Nello sguardo di quella donna così seducente e senza freni, Dorien ha letto la promessa di una vita diversa, fatta di innocenti tentazioni e pericolose trasgressioni. E ha accettato di partire con lei per Ibiza. La loro vacanza aveva un solo obiettivo: trascorrere due settimane di puro divertimento, senza limiti, assaporando il gusto della libertà tra feste esclusive e spiagge assolate. Ma ora Ellen non c’è più, Dorien non sa dove si trovi ed è terrorizzata all’idea che possa essere morta. Perché l’isola nasconde molti misteri, tutti da scoprire... Sensuale. Travolgente. Agghiacciante. Un thriller senza precedenti di amore e perversione. Diventerà presto un film.

Voto: 5/10
Sono onesta, oggi non mi sento molto generosa, per cui, forse, il voto è un pelino più basso di ciò che avrei dato in altre giornate, in ogni caso difficilmente merita la sufficienza.
Troppe cose che mi hanno fatta storcere il naso. Alcune più oggettive, altre più soggettive, e sono quest'ultime che minano di più il mio apprezzamento.
La prima è che ho l'età delle protagoniste, ma non mi riconosco per niente in loro e questo mi ha causato mancanza di immedesimazione e partecipazione. Le ho sentite stupide e infantili, sia Ellen che Dorien. Se non dicessero le età le avrei prese per ragazze molto più giovani. Non perché le ragazze più giovani siano stupide, ma perché fanno cose che vedo più plausibili a quel'età. Non dico alcol e droga, cosa che non ho mai provato, ma tornare tardi, ballare tutta la notte, provarci con qualche ragazzo... Ecco io l'ho fatto fino ai 24-25 anni.
Quindi le protagoniste non vanno.
La location: Ibiza. Anche questo non mi convince. Non ci sono mai stata per cui non ho idea di che persone la frequentino, ma il modo in cui ci arrivano le due ragazze mi è sembrato improbabile e forzato.
La trama, come direbbe mia nonna con aria drammatica: per carità! Il killer che nessuno ha capito che c'è, il santone che vede la barca e altre cose,... ma per favore! Tutta gente, inoltre, con l'approfondimento psicologico prossimo allo zero assoluto.
L'incoerenza invece, è vicina all'infinito assoluto. Dorien si sveglia da una ciucca tremenda e sbevazza tranquilla e felice a tutti i pasti, rilassandosi pure, mentre la sua amica è chissà dove. Ellen manda giù l'equivalente della produzione annuale del Tavernello, prosciuga le scorte di tutti i pusher dell'isola, si struscia a qualunque cosa appartenente al genere maschile e poi si da della stupida perché così è finita nei guai. Dorien sale in macchina con chiunque e a fine libro pensa: non è da me. E fermarsi a pensare che sia un maniaco che ti stupra? Che magari è strafatto e ubriaco e finite in un dirupo? No, ci pensa a fine libro.
Scrittura? Ecco, questa forse si salverebbe, se il libro dicesse qualcosa, ma solo per la sua scorrevolezza. Per il resto: scene zero, descrizioni zero, azione così così. Peccato che una scrittura scorrevole non sia sufficiente a risollevare le sorti di un libro vuoto, inutile, insensato, né carne, né pesce, che ammicca a troppi generi senza sapere dove andare.




Commenti

  1. Quoto in todo! Questo è uno di quei romanzi che ho comprato con molte aspettative e le ha deluse tutte..
    Però la recensione è bellissima :D :D :D

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