Recensione: Cara cognata, ti odio! di Corinne Savarese

In attesa che il marito torni dalla partita di calcio (breve alzata di occhi al cielo), vi mando un salutino e vi lascio due parole su questo libro.
Ringrazio tantissimo l'autrice per avermi permesso di leggerlo.

Titolo: Cara cognata, ti odio!
Autore: Corinne Savarese
Edizione: Amazon
Prezzo: 2,68€ (Ebook)
Trama: Può una cognata creare così scompiglio da rendere impossibile una relazione? O essere così invadente, invidiosa, gelosa e cattiva da far di tutto pur di continuare ad essere l'unica donna per il proprio fratello? Può passare ogni limite consentito pur di raggiungere il proprio obiettivo? O arrivare a tentare di distruggerti la carriera, la dignità, la vita e il fidanzamento? 
A quanto pare sì. 
Lo fa Annabella, sorella di Andrea. Dopo averlo cresciuto come una madre, ora pretende di dettare le regole della sua vita, imponendosi su Daphne. Quella che inizialmente sembra una bella amicizia tra le due, si trasforma in un incubo nel momento in cui il suo trono di primadonna inizia a vacillare. Annabella arriverà a compiere gli atti più assurdi, pericolosi, meschini e illegali pur di far fuori la nuova fidanzata di suo fratello.
"Cara cognata, ti odio!" è il primo libro della serie "Cara, ti odio!"
La serie "Cara, ti odio!" vuole raccontare con ironia e sarcasmo tutta una gamma di relazioni problematiche di personaggi, caricature di sé stessi, con cui quotidianamente ci scontriamo, spesso portate al limite del paradosso, del buonsenso e della comprensione.

Posso ringraziare il cielo di non avere una cognata simile?
Questo libro inizia dalla sua fine per così dire, difatti Daphne, la protagonista, si presenta scrivendo una lettera di odio alla cognata Annabella, sorella del lui in questione e, in teoria, anche amica della protagonista.
Dopo la lettera al vetriolo (scritta per sfogo personale, mai inviata) torniamo indietro nel tempo, a quando tutto è iniziato. E seguiamo la protagonista nei suoi incontri e successivo innamoramento del bell'Andrea De Michelis, stilista famoso e molto ricercato che la delizia con continui abiti da favola.
La trama è piuttosto semplice, il fulcro della storia sono i sentimenti dei personaggi e le piccole scenette che Annabella riesce ad allestire.
Scenette che si rivelano piuttosto divertenti, pur essendo al limite del grottesco.
Nonostante l'ironia, sfortunatamente è un libro piuttosto attuale. Se non in prima persona, sono sicura che tutti abbiano un'amica o un amico, che ha a che fare con cognate (ma anche cognati eh! Non è prerogativa femminile) impossibili, invadenti, primedonne e chi più ne ha più ne metta. Forse non arrivano ad attentare alla vita del soggetto, ma gliela rendono pressoché impossibile (io non ho quasi amicizie eppure potrei citarne due o tre).
L'inizio è piuttosto parco di descrizioni (eccettuato vestiti e caratteristiche fisiche), incentrato quasi totalmente sui dialoghi, ma dopo le prime cinquanta pagine, migliora spaziando ulteriormente.
Sui dialoghi ho, onestamente, qualche dubbio. Soprattutto nelle tirate di Annabella, ci sono periodi lunghi senza neanche un interruzione. Non parlo solo di un altro personaggio che interviene, ma anche a livello narrativo, non sono presenti pause del tipo 'si agitava', 'Divenne rossa' e simili. Non sono riuscita a stabilire se fosse una scelta precisa dell'autrice oppure inesperienza.
Altro punto che mi ha lasciato perplessa sono gli attacchi di Annabella, che ho trovato un filo ripetitivi (vestiti bagnati, mancanza di biancheria).
Presenti anche piccole incongruenze (piccole perché non è facile notarle per tanto possono non disturbare tutti i lettori).

Personaggi: Daphne ci racconta la sua terribile esperienza e, forse per questo, è quella che ho trovato caratterizzata meglio. Si mantiene sempre abbastanza coerente (tranne mollare il lavoro due volte per andare a fare shopping e poi diventare una iena per la mancanza di professionalità altrui) e anche molto dolce e disponibile nonostante i tiri mancini della cognata. Forse s'innamora un po' troppo in fretta, ma nei libri di oggi è caratteristica comune. Andrea, francamente, non mi ha colpito. Più che corteggiare sembra che 'compri' Daphne a suon di vestiti mozzafiato. Lei lo definisce gentiluomo ma adotta tutta una serie di comportamenti che hanno poco a che vedere con il gentiluomo, primo fra tutti far sedere una donna sulle proprie ginocchia ad un party. E' considerato villano e sconveniente per le coppie sposate o ufficiali, peggio ancora per una cosa ancora indefinita. Ho apprezzato molto di più il fratello Carlo e il misterioso Terrence (che, anche se compare pochissimo, si comporta, quasi sempre, da vero gentiluomo). Annabella non è un brutto personaggio (a parte l'essere una pazza furiosa), anche se l'ho apprezzata maggiormente quando ha rivelato la sua vera natura, ad inizio libro più che ad una donna infantile, mi faceva pensare ad un canino da borsetta. Al momento in cui si arrabbia e si scatena, quantomeno rivela di essere astuta e determinata ad ottenere ciò che vuole.

Stile: Una scrittura molto veloce che rende il racconto fresco e divertente senza annoiare mai. Ammetto però che ho sentito un po' l'inesperienza dell'autrice. Anche all'interno dello stesso romanzo, la fine è molto più completa e 'sicura' rispetto all'inizio, che invece suona un po' incerto. Un miglioramento che spero emergerà nei prossimi lavori. Presenti alcuni refusi.

Giudizio finale complessivo: Un esordio non proprio con i fuochi d'artificio, ma neanche male. Il libro mi ha divertita e incuriosita. Soprattutto perché la lettera iniziale ammicca anticipando cosa succederà, ma senza approfondire e non si può far altro che continuare a leggere per vedere quando e come accadono certe cose. Ciò che mi ha turbato il piacere, sono state le tante piccole rifiniture mancate che hanno punzecchiato il mio lato pignolo e puntiglioso. Il finale però mi fa bene sperare per eventuali lavori futuri.
Se volete divertirvi con un libro leggero sulle disgrazie altrui, Cara cognata, ti odio! è l'ideale. Se la disgrazia ce l'avete proprio... bene, potrete verificare il vecchio detto: mal comune mezzo gaudio. Ma io non ci giurerei, sapere che qualcun'altro ha una cognata così non mi solleverebbe proprio per niente.
Voto: 6/10

Commenti

  1. ce l'ho anche io in attesa spero di riuscire a leggerlo...

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    1. Onestamente, una volta iniziato, si legge piuttosto in fretta. Basta dare l'avvio iniziale.

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  2. Sembra molto carino e leggero...ce l'ho anche io ma ancora non ho avuto modo di leggerlo. Certo una cognata del genere non si augura a nessuno :D purtroppo però in giro ce ne sono a bizzeffe di situazioni simili, quasi surreali!

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    1. Infatti. La cosa bella/assurda è che simili grotteschi personaggi esistono davvero.

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