Recensione: The queen of the tearling 01 di Erika Johansen

Ultimo avanzino ^^

Titolo: The queen of the Tearling
Titolo originale: The queen of the Tearling
Autore: Erika Johansen
Edizione: Multiplayer.it
Prezzo: 19,00€
Trama: Il giorno del suo diciannovesimo compleanno, la principessa Kelsea Raleigh Glynn, cresciuta in esilio, intraprende un pericoloso viaggio verso il castello in cui è nata, per riprendersi il trono che le spetta di diritto. Determinata e coraggiosa, Kelsea adora leggere e non somiglia affatto a sua madre, la fatua e frivola regina Elyssa. Protetta dal gioiello del Tearling uno zaffiro blu dagli straordinari poteri magici - e difesa dalla Guardia della Regina - un gruppo scelto di cavalieri guidato dall'enigmatico e fedele Lazarus - Kelsea ha bisogno di tutto l'aiuto possibile per sopravvivere alle cospirazioni dei nemici, che proveranno a impedire la sua incoronazione con agguati, tradimenti e incantesimi di sangue. Una volta diventata regina, e nonostante il nobile lignaggio, Kelsea si dimostra troppo giovane per un popolo e un regno dei quali sa ben poco, oltre che per gli orrori inimmaginabili che infestano la capitale. Kelsea deve scoprire di quale tra i suoi servitori fidarsi, perché rabbia e desiderio di vendetta si annidano fra i nobili di corte e perfino fra le sue stesse guardie del corpo. La sua missione per salvare il regno e compiere il suo destino è appena cominciata: Kelsea sarà chiamata ad affrontare un viaggio alla scoperta di se stessa e una prova del fuoco che la farà diventare una leggenda... se solo riuscirà a sopravvivere!

Voto: 6/10
Ho trovato questo primo libro abbastanza carino da essermi piaciuto, ma non così tanto da passare sopra all'accozzaglia di idee rubacchiate qua e là. So che è brutto dirlo così, ma è l'impressione che ho avuto per tutta la lettura. Qualsiasi elemento prenda in considerazione mi fa venire in mente altro. Una principessa nascosta: La bella addormentata; un futuro così remoto che si è tornati al passato: una delle serie della Bradley; un regno al collasso: quasi tutti i fantasy; una strega cattiva: gli esempi abbondano; un gruppo di fuorilegge: fa tanto Robin Hood; e così via. Non è necessariamente un difetto, molti romanzi mancano di originalità, ma non per questo cono brutti. Qui l'autrice non inserisce niente che possa entusiasmare il lettore. La storia è banale, il finale s'intuisce, i personaggi troppo standard e scontati.
Kelsea in particolare non ha nessuna qualità. Forse è coraggiosa, ma anche questo aspetto è oscurato dal resto. E' noiosa, banale, sempre attaccata a qualcuno. Dovrebbe essere la protagonista ma come eroina lascia a desiderare. Le ho quasi preferito Mazza Ferrata. E' più consistente come personaggio. E' definito e abbastanza ben strutturato. Certo, anche lui è uno stereotipo allo stato puro, ma almeno è simpatico. Tutti gli altri li ho trovati vaghi e insignificanti. La Regina Rossa tanto dura e cruda è solo una strega in decadenza. Fetch un ladro di cui non ho capito il senso. Forse nei prossimi libri.
In alcuni passaggi l'ho trovato lento, ma in generale non è stato una lettura pesante, è scorso abbastanza. Anche dal punto di vista dei sentimenti la trama non offre granché. Kelsea si prende una mezza cotta per Fetch (tra l'altro è anche palese chi sia lui in realtà) facendo una magra figura, poi quasi se ne dimentica. Per il resto zero. Anche i sentimenti contrastanti che la ragazza prova per la madre non coinvolgono minimamente.
No, decisamente niente di entusiasmante. Eppure nel complesso 'ho trovato carino, scorrevole. Penso sia perché l'ho letto in un periodo di stanchezza e non avevo voglia di farmi coinvolgere emotivamente, per cui ha svolto egregiamente il suo ruolo. Diciamo che la base c'era, l'autrice non scrive malissimo, sono i contenuti ad essere un po' carenti.



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