Recensione: The selection di Kiera Cass

Un libro che non mi è piaciuto affatto. Troppe contraddizioni e insensatezze.

Titolo: The selection
Autore: Kiera Cass
Edizione: Sperling & Kupfer
Prezzo: 17,90€
Trama (tratta da www.sperling.it): In un futuro lontano, in un Paese devastato dalla guerra e dalla fame, l'erede al trono decide di scegliere la propria moglie attraverso a un reality show. Spettacolare. Per molte ragazze la Selezione è l'occasione di una vita. L'opportunità di sfuggire a un destino di miseria e sognare un futuro migliore. Un futuro fatto di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America tutto questo è un incubo. A sedici anni, l'ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa in un austero Palazzo a lei sconosciuto. Perdendo così l'unica persona che abbia mai amato, il coraggioso e irrequieto Aspen. Poi però America conosce il Principe Maxon e le cose si complicano. Perché Maxon è affascinante, dolce e premuroso. E può regalarle un'esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare...

Questo libro mi ha fatto storcere il naso dall'inizio alla fine.
Letto assieme ad un gruppo di lettura, a causa di impegni ho impiegato un po' a scriverne la recensione. Rimedio ora.
Comincio con il dire che il libro magari non sarebbe bruttissimo, ma per me ha talmente tante pecche che alla fine non sono riuscita a farmelo piacere.
Innanzitutto l'assoluta incoerenza: è presentato come un distopico, ma sembra ambientato nel medioevo.
In primis per il maschilismo dilagante. Già il principe che sceglie la sposa con un reality fa tanto fattore al mercato in cerca della giumenta migliore. Poi la scena top: la protagonista risparmia e riesce a mettere insieme una cena di nascosto per il suo ragazzo morto di fame e... lui le fa un caziatone tremendo perchè 'dovrei essere io a prendermi cura di te'... Per finire già solo 34 adolescenti che si accapigliano per un uomo (o una corona) mi fa rizzare i capelli in testa. Ma vabbè, passiamolo.
Altro punto a sfavore della distopia. Allora siamo in un futuro imprecisato, dopo una non meglio imprecisata quarta guerra mondiale. Inspiegabilmente, da questo futuro, sono scomparsi internet, cellulari, ipod, telecomunicazioni, droni, ritrovati tecnologici vari e ... i preservativi.
Lo so che se non lo avete letto avrete fatto delle facce così, ma questo è ciò che si deduce dalle parole della protagonista: avere relazioni sessuali prima del matrimonio è punito con l'arresto (ma chi governa, il Papa???) e ti puoi permettere il controllo delle nascite solo dalla quarta classe in su. Ma quanto costano i preservativi in questo futuro??? Ma i vecchi rimedi della nonna?
Poi sta divisione in classi... Sono 8 in tutto. Lei è una 5 e son mezzi morti di fame, i 6 son morti di fame del tutto. Gli 8 forse leccano i marciapiedi.
E non è chiaro da cosa derivi tutto questo (cè una spiegazioncina piazzata lì senza capo nè coda), nè perchè non sia possibile passare da una classe all'altra.
La brutta scopiazzatura di Hunger Games è palese e infastidisce non perchè copiata, ma perchè per andare dietro a quella l'autrice si è del tutto disinteressata a farsi una storia sua. Se si fosse concentrata sulla sua idea forse era meglio.
Sui 'nemici' non mi spreco neanche: il caos più totale. Inconsistenti, inutili, ridicoli. Giusto perchè ogni tanto doveva accadere qualcosa.
Per finire il 'gioco'. Ecco il gioco non c'è. Le ragazze non si scontrano, non mostrano doti, non fanno niente. Stanno lì e basta. Il principe al massimo ci va a passeggio o in appuntamenti simili. Cioè ... Wow, per il telespettatori dev'essere esaltante...

Personaggi: America è la protagonista e non l'ho trovata malissimo. Mi è piaciuto il modo in cui i suoi sentimenti sono cambiati, anche se forse l'autrice non l'ha sfruttata in pieno. Gli altri personaggi sono, purtroppo, solo accennati. Forse si salva un pelino il principe Maxon, ma anche lui fa un po' troppo il comodo dell'autrice. Ad un certo punto è tutto stressato perchè 'ha delle responsabilità verso il popolo', poco dopo lui si lamenta e dice che gli tengono nascoste le cose e che con lui non parlano O_o Converrete con me che la cosa non torna più di tanto. La terza punta del triangolo è Aspen (la versione ccassiana di Gale di Hunger games) che dopo un inizio da ... testicoli di ricotta, cerca di fare il figo in fondo. Mah!
Le altre ragazze macchiette insignificanti, lo stesso per gli altri personaggi

Stile: Pulito, scorrevole, sostanzialmente corretto. Anche qui però, troppo uso di frasi e parole derivanti dal parlato che stonano e rendono poco piacevole la lettura. Registro medio.

Giudizio finale complessivo: Troppi, troppi, troppi difetti hanno abbondantemente rovinato la lettura di questo libro che, forse, come idea iniziale, non era malissimo. Certo non originale (come non ricordare la scena di Cenerentola in cui il povero principe si deve sorbire 'tutte le ragazze da marito' del regno in cerca di quella giusta?), ma comunque carina se sviluppata nel modo giusto. Così... è francamente un libro pessimo, pieno di contraddizioni, insensatezze, cose appiccicate lì a comodo senza che abbiano un vero senso.
Tra l'altro è un libro che non finisce perchè è una trilogia. E qualcosa (anche qualcosa in più) mi dice che io non mi sprecherò a leggerla. Almeno non in tempi brevi.
Voto: 4/10

Commenti

  1. Le recensioni negative, quelle che preferisco!
    Ahahaha, lo leggerò. XD

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  2. Anch'io l'ho trovato un po' superficiale, anche un po' insensato per certi versi a dirla tutta.
    Nella mia recensione ho dato tre stelle su cinque perchè è una lettura abbastanza leggera e scorrevole, ma hai ragione: non si può definire una distopia XD
    "la protagonista risparmia e riesce a mettere insieme una cena di nascosto per il suo ragazzo morto di fame e... lui le fa un caziatone tremendo perchè 'dovrei essere io a prendermi cura di te' XD Parole sante.

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    1. Ma infatti, come ho scritto in fondo, non si legge malissimo. E' solo che per me è un po' troppo 'difettoso', con tutto ciò che c'è in giro adesso, proprio non mi va di continuare con gli altri due (poi magari ci ripenso, ma per ora ho deciso così).

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  3. Ecco, non mi aspettavo una recensione molto diversa ^^
    Io ho cominciato a leggerlo ma per le ragioni che sai, poi l'ho messo da parte, per il momento. Ho letto così poco da non riuscire a farmi un'idea di alcun tipo. Però lo leggerò ... prima o poi ^_^''

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    1. Ricorda: prossima letterina a Babbo Natale, un ereader!!! E ricordati che basta chiedere ^_^

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    2. Ma io spero anche prima della prossima letterina a Babbo Natale ;)

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  4. oddio l'ho detto che sono l'unica pazza a cui è piaciuto.. talmente tanto da spararmi il sequel in inglese..boh vai a capire..bella recensione comunque

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    1. Ma no dai, non sei l'unica. Il libro ha avuto successo, per tanto ci sono delle persone a cui è piaciuto. Io poi sono pignola, dovrei imparare a passare sopra le cose, ma non ci riesco.

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  5. Concordo in pieno su tutto! Questo libro è un mucchio informe di elementi e fatti senza capo nè coda D:
    Leggerò i seguiti solo perchè voglio proprio vedere come cacchio si "evolverà" questa storia -.-
    -Ale

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    1. Ecco, allora verrò a scuoriosare sul tuo blog e su quello di Vale per saperlo anche io :D

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  6. Non ho letto tutta la recensione, ma mi sono fermata quasi subito! E' un libro che ho nella libreria e che ho appena comprato, in attesa di essere letto, per cui niente sorprese!
    E' il primo parere negativo che incontro, e ciò rende la curiosità di leggerlo maggiore! Quando è così ho proprio voglia di leggerlo per farmi una mia opinione!!!
    Curiosità al massimo!
    xoxo

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    1. Fai benissimo. Da quando ho il blog ho imparato che non conta quanto le recensioni possano essere positive e negative, alla fine un libro va letto.
      Io me ne tengo lontana solo quando nelle recensioni vengono sottolineate cose che anche a me darebbero fastidio. Poi per il resto, cerco di leggere tutto.

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  7. Devo leggerlo...sarò pazza ma tutte queste recensioni negative mi hanno messo una curiosità e ora devo sapere anche io :D

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    1. No, anche a me viene la curiosità. Sarà morbosità, ma quando tutti dicono che una cosa è brutta mi tentano più che se dicono che è bella.

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