Recensione: Immortal beloved 01 - Amore immortale di Cate Tiernan


Altro GdL, altro urban fantasy (ultimamente me ne sono fatta una scorpacciata tale che alla fine son scappata dalla Christie. Tutti, o quasi, belli, ma ogni tanto un colpo sicuro e tranquillo mi ci vuole.)

Titolo: Amore immortale (Immortal Beloved 01)
Autore: Cate Tiernan
Edizione: Mondadori
Prezzo: 17,00€
Trama (tratta da ): Nastasya ha trascorso la sua lunga esistenza tenendo il collo accuratamente coperto. Certo qualcuno, negli ultimi quattro secoli, ha visto l'oscuro disegno impresso sulla sua pelle con un amuleto rovente. Nessuno, però, che sia ancora vivo. Quanto tempo misura la vita di un immortale? Guerre, carestie e pestilenze durano il vapore di un respiro e il conto dei respiri si dimentica. Ma Nastasya non può dimenticare il massacro della sua famiglia. Carnefice d'Inverno lo chiamava la sua gente. Non era il protagonista di un'antica leggenda delle steppe, ma lo spietato predatore del Nord che, cinquecento anni prima, in uno sperduto villaggio di agricoltori, fece strage dei suoi genitori. Uccise per impadronirsi del tarak-sin, l'amuleto dotato di un potere magico immenso, che ogni casato di immortali custodisce. Da allora, Nastasya teme la magia, portatrice di sventura. Solo a River's Edge, una comunità di immortali dediti alla crescita interiore, imparerà a lasciare fluire il potere dentro di lei. Anche l'amore è potere? Forse ha il volto di Reyn, algido dio vichingo. E accende fantasie sopite, ma nel contempo risveglia visioni di un passato che non passa mai...

Sono curiosa! Curiosa, curiosa, curiosa di sapere come va avanti!!! (nella speranza che il terzo arrivi presto. Al momento del post non se ne ha notizia)
Ammetto che non sia il più memorabile urban fantasy che ho letto, però mi è piaciuto.
Innanzitutto non ci sono le creature solite (vampiri, licantropi, zombi & co.) ma dei non meglio precisati 'immortali'. Persone quasi comuni tranne per il fatto che non muoiono. E possono usare la magia. Creature tutto sommato semplici e che ho apprezzato. Non sembra ma i vampiri & co. son faticosi da seguire: e fanno questo e non possono fare quello, e li puoi ammazzare solo se è martedì, c'è il sole, una temperatura compresa tra 25° e 30° gradi, con un punteruolo di frassino coltivato così e colà, trafilato al bronzo tipo pastasciutta, cotto al forno e piantato con determinata potenza tanto che devi andartene in giro con un mazzuolo da muratore come fosse un braccialetto all'ultima moda. Poi arrivi lì dopo tutti sta fatica immane... e il vampiro ti smozzica con un 'Era pino, imbecille!' (Panariello docet). No, la Tiernan si semplifica (e ci semplifica) la vita con creature immortali molto più semplici.
Nastasya (non è il suo vero nome ma è quello che usa) vive a Londra con i suoi amici immortali dediti solo a feste, alcol, droga, sballi e qualunque cosa frivola non la faccia pensare troppo. In seguito ad un evento che la scuote profondamente, inizia a farsi delle domande e fugge da tali amici, in maniera quasi incomprensibile, per lei, dal momento che la sua confusione non le permette di capire fino in fondo perché stia scappando da loro.
Si ricorda di qualcosa che le disse un'altra immortale, quasi un secolo prima e, nonostante le poche indicazioni a disposizione, decide comunque di partire e di andare a cercare River.
Si rifugia così in un paesino americano presso un centro che raccoglie diversi immortali e che insegna loro a vivere in pace ed armonia e, soprattutto, ad accettare se stessi e la propria magia, senza fare del male agli altri.
Da qui si dipana una vicenda abbastanza tranquilla, positiva, molto new age che ho apprezzato. Nastasya 'racconta' spesso del proprio passato alternando il presente a momenti della sua infanzia. Il tutto confluisce verso il finale non del tutto scontato soprattutto perché lascia aperte alcune questioni, soprattutto quella del perché Incy (uno dei vecchi amici) cerchi Nastasya con tanta tenacia.
Non manca l'aspetto più romantico, in questo caso rappresentato da Reyn, bello come un dio vichingo, che, manco a dirlo è scontroso proprio come un vichingo. Nè il classico triangolo, solo che stavolta non è lei indecisa tra due lui, ma lui assediato da un'altra lei. Più che un triangolo è un rimpiattino: Tizia vuole Caio, che vuole Sempronia, che sbava per Polidoro, che sta con .. e così via.
Per finire il libro è apprezzabile anche da solo, in quanto alcune vicende si chiudono o arrivano comunque ad una conclusione. In caso si decidesse che se ne ha abbastanza si legge comunque una storia più o meno completa.

Personaggi: Nastasya è la voce narrante e la protagonista e devo dire che mi è piaciuta molto. Non tanto perché è forte, tosta e tutte le belle cose che sono le protagoniste, ma perché cresce, perché nel libro cambia e matura tanto e alla fine non è lo stesso personaggio che è all'inizio pur rimanendo se stessa.
Reyn è il LUI dio vichingo, scontroso, irascibile, inavvicinabile, ma che nasconde un segreto ed è palese cosa nasconda. Mi è piaciuto il suo comportamento. Lui non cambia molto perché la sua maturazione è già avvenuta al momento della vicenda, però mi è piaciuto il suo modo di riscattarsi e di guardare avanti senza dimenticare il passato. Nell ... la viperetta terzo incomodo. Niente di che, antipatica come tutte le viperette, arrogante, spocchiosa, velenosa, bugiarda e insopportabile. Gli altri personaggi più o meno si equivalgono sia per carattere che per modo di vedere. Mi è piaciuto il loro sapere le cose, pur dissimulando la conoscenza (come avrete capito da altre recensioni, non mi piacciono i pg che cadono dal pero).

Stile: Scorrevole e piacevole. La Tiernan mantiene un registro medio con un linguaggio appropriato che rende la giusta enfasi nei momenti opportuni e sottolinea gli altri. I pochi riferimenti storici mi sono sembrati corretti. Buona la gestione dei tempi e dei colpi di scena.

Giudizio finale complessivo: Mi è piaciuto. L'ho letto in breve temo, segno che mi ha coinvolto ed appassionato. Forse sono rimasta un po' scettica nei momenti più di phatos ( ma io sono un po' rospa e non faccio molto testo), ma nel complesso non ho molto di negativo da dire su questo romanzo. La trama non è di quelle che fanno gridare al genio, però è bella, porta ad una bella storia che fa anche riflettere e questo aspetto lo apprezzo sempre. Se vi piace, o non vi dispiace, il genere, lo consiglio, è semplice e rilassante. Certo se avete tutt'altri gusti non è un libro imperdibile e priori. Lo colloco, inoltre, a metà tra adult e young adult, pertanto possono leggerlo tutti tranquillamente. E' passato un po' di tempo, ma non ricordo scene crude al suo interno, anzi, ho trovato tutto molto pacato ed elegante.
Voto: 8/10

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Commenti

  1. Io della Tiernan sto leggendo "Il libro delle ombre" proprio in questi giorni! :D
    Però mi sa che è pensato per un pubblico più giovane.. :D

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    1. Ho anche quella serie, ma non l'ho iniziata. Credo anche io che sia rivolto ai più giovani.

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