Recensione: Le regole degli amori imperfetti di Mara Roberti

E invece ce l'ho fatta!!! Nonostante i casini pre natalizi che si sommano a quelli perenni della mia vita, Babbo Natale per mezzo dell'autrice e della Emma Books (ringrazio tutti infinitamente), mi ha fatto avere questo libro che ho divorato e che mi ha dato momenti davvero sereni. Parlarvene mi  è venuto così naturale che non me ne sono neanche accorta.

Titolo: Le regole degli amori imperfetti
Autore: Mara Roberti
Edizione: Emma Books
Prezzo:  4,99 € (ebook)
Trama: Se il segreto dell’amore fosse racchiuso in una tazza di tè? È quello che scoprirà Elisa, partita per trascorrere un fine settimana in un borgo arroccato e fuori dal tempo, alla ricerca del romanticismo perduto. Fra gli aromi del tè, antiche leggende e i segreti di una misteriosa camelia gialla che fiorisce solo una volta all’anno, si inseguono amori ostinati e impossibili, le storie di due donne che amano troppo e sfuggono alla felicità per paura di essere ferite. L’amore però non accetta regole ed Elisa imparerà a riconoscerlo nei posti più impensati. Nei fiori, nei silenzi di una madre o nelle ferite del cuore. Le regole degli amori imperfetti è un viaggio fra i sapori, i sogni e la magia delle piccole cose, per chi ha bisogno di ricominciare a credere che la felicità non solo è possibile, è necessaria.

Voto: 9/10
Un cioccolatino che ho letteralmente divorato pur assaporandolo con gusto. Mi è piaciuto talmente tanto che non mi sono neanche accorta delle pagine che scorrevano via.
C'erano tutti gli ingredienti che mi piacciono di più, mixati con tanto gusto e abilità che non potevano non conquistarmi. Quali? ve li dico.
Innanzi tutto una storia complicata e misteriosa senza che fosse incomprensibile: Elisa ha una vita sentimentale un po' confusionaria, dovuta anche al lascito della madre che l'ha convinta che un momento di felicità comporti prezzi altissimi da pagare; la storia passata che narra di un grande amore e di una maledizione; gli strani abitanti di Roccamori che dicono le cose a metà. Insomma cosucce classiche, ma così ben esposte da non far perdere il lettore.
Poi c'è la mancanza di 'perfezione' di tutti i componenti del romanzo; dai personaggi ai luoghi, alle vicende, niente è assolutamente perfetto come a volte si trova narrato. oltre alla protagonista, che troppo perfetta non sarebbe piaciuta, anche gli altri personaggi hanno i loro difetti che li rendono persone umane e reali. Forse ho trovato Diego un po' troppo stereotipato (il suo comportamento e le sue azioni sono prevedibili dall'inizio alla fine), ma quando si tratta di creare un personaggio simile, credo sia difficile risultare originali. Il paese 'più romantico d'Italia' al primo impatto non è poi così romantico, anzi, Elisa ne è quasi delusa, per quanto decisa a non abbandonare il suo sogno idilliaco.
Altra cosa che mi è piaciuta tantissimo è la presenza di qualcosa di magico, senza che ci sia la magia. Forse l'elemento più anomalo è la particolarità della camelia gialla (semi protagonista e componente importante della storia), ma non l'ho trovato così strano da non poter accadere davvero. la maledizione? Una leggenda come ce ne sono tante a cui si può credere o no. Non condiziona i personaggi se loro non si fanno condizionare.
Per finire il tè! C'è grandissimo amore e rispetto verso questa bevanda nel libro e un'appassionata come me non poteva non adorare tanta devozione. l'autrice, per mano della sua protagonista che sta scivendo un libro sull'argomento, parla dei tanti tipi di tè, della temperatura, dei tempi, arrivando a fare carinissimi paragoni fra questi aspetti e le persone, la vita e l'amore. Nel racconto principale non ne parla tantissimo, ma vi sono inseriti, a intervalli vari, alcuni capitoli 'speciali', tratti dal libro di Elisa, che ci istruiscono. Mi è piaciuto tanto questo escamotage, perché non rende pesante la storia, non la interrompe troppo confondendo il lettore, in più introduce, in qualche modo, la parte che si andrà a leggere poco dopo. Perfetto è l'unico termine che mi viene in mente.
Così come praticamente perfetto ho trovato lo stile dell'autrice, ben equilibrato in tutti i suoi aspetti. Descrizioni chiare ma non pedanti o noiose, buoni dialoghi, ottima caratterizzazione dei personaggi, dei luoghi e delle situazioni. Anche per le camelie, come per il tè, l'autrice inserisce varie informazioni, ma con delicatezza e spontaneità tanto da non pesare sul lettore, non annoiarlo e non farlo sentire sui banchi di scuola (non sapevo tante cose di questo fiore così particolare). I ritmi sono pacati senza essere lenti e il linguaggio scorrevole e mai volgare, in una scrittura fluida che si lascia leggere con serenità.
Secondo me il periodo migliore per leggerlo è in primavera (periodo in cui è ambientato anche il libro, ma sono stata felicissima di leggerlo anche adesso, perché è una bella storia, perché mi ha resa felice e perché mi permette di chiudere questo anno di recensioni con parole positive e un voto alto che raramente mi capita di dare.
Quasi sicuramente leggerò altro ma non riuscirò a parlarvi di altro per cui onore a Mara Roberti per la possibilità che mi ha dato.

Commenti

  1. La tua recensione mi ha incuriosito parecchio e il libro sembra promettente... mi sa che potrei farci un pensierino :)

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