Recensione: Il canto della rivolta (Hunger games 03) di Suzanne Collins

Finalmente ho finito questa splendida trilogia!

Titolo: Il canto della rivolta (Hunger games 03)
Autore: Suzanne Collins
Edizione: Mondadori
Prezzo: 17,00 €
Trama: Contro tutte le previsioni, Katniss è sopravvissuta agli Hunger Games per la seconda volta. Ma anche se ora è lontana dall'arena sanguinaria, non può dirsi salva. Capitol City è molto arrabbiata. Capitol City vuole vendetta. E chi è destinato a pagare per i disordini? Katniss, ovviamente, la Ragazza di fuoco. Come se non bastasse, il Presidente Snow tiene a precisare che ormai tutti sono in pericolo, nessuno escluso: la famiglia di Katniss, i suoi amici più cari, tutti gli abitanti del Distretto 12.
Ora che la scintilla si è trasformata in un ardente fuoco di rivolta, alla Ghiandaia Imitatrice non resta che spiccare il suo volo verso la libertà. Forte e incalzante, finalmente anche in Italia lo sconvolgente finale della rivoluzionaria trilogia di Suzanne Collins, Hunger Games.

*ATTENZIONE: può contenere spoiler per chi non ha letto i primi due*
Concludo, con questo terzo volume, anche questa saga e devo dire che non mi ha lasciato entusiasta fino in fondo.
Direi che fino a metà libro mi ha coinvolta, ma dalla metà in poi ho avuto l'impressione che s'incastrasse un po' e il finale è stato decisamente sottotono.
Non che mi aspettassi i fuochi d'artificio, ma qualcosa di meglio sì.
Prima di tutto, anche se si tratta di una guerra non amo molto le carneficine, soprattutto protratte ai personaggi più amati. E' vero che non sempre va tutto bene, ma è anche vero che nella finzione del romanzo è assurdo creare un personaggio, fargliene passare di tutti i colori, fargli andare bene qualcosa e poi farlo miseramente fuori. Sarà che quel personaggio lì a me piaceva, ma vabbé.
La trama ricalca in qualche modo quella di tutti libri. Niente Hunger Games stavolta, ma il mio pensiero è: cos'ha di diverso una guerra, se non il numero di partecipanti?
Nonostante il mio commento sulle stragi di personaggi, ho apprezzato che la Collins non ne facesse un racconto tutto rosa e fiori. In questo libro non c'è niente che va bene e, anche se c'è, comunque non ne sono tutti felici e contenti, com'è giusto che sia.
Ho trovato tutto molto coerente, salvo qualche stralcio che non riporto, ma in cui mi sono ritrovata a pensare: non è un po' troppo semplice?
La parte emotiva è davvero bella e ben costruita e mi sono ritrovata spesso coinvolta nelle emozioni della protagonista. Non solo perché parla in prima persona, ma perché l'autrice è riuscita a far esprimere la sua pupilla al meglio, tirando fuori il più possibile dai suoi pensieri.
Il finale probabilmente è il più coerente e quasi inevitabile anche se a me non è piaciuto. Volevo anche guardare i film, ma visto che so dove finiranno, penso di lasciar stare. O magari di limitarmi al primo.

Personaggi: Credo che siano il vero punto di forza del racconto. Katniss, la protagonista, è forte, fortissima, ma posso dire che è una lagna? Ripensando a tutti i suoi ragionamenti non posso fare a meno di pensarlo. E' sfuggente, si nasconde, è instabile e diventa spesso, anzi è praticamente sempre, aggressiva. Con quasi tutti, escluso la sorellina Prim. Eppure non viene da rimproverarla, né di dargli contro. Ho trovato che avesse tutte le ragioni del mondo per stare male, per essere squilibrata, per essere aggressiva. Ha subito cose pesantissime per la mente di chiunque e lei è solo una ragazzina e per di più neanche un'eroina. E' una non-eroina e lo è dal primo libro. Nelle cose ci si ritrova, ci viene trascinata e paga il prezzo con una mente a pezzi. Bellissima. Davvero una delle protagoniste più vere che abbia incontrato.
I maschietti Gale e Peeta. Posso essere franca? Altro che scegliere uno dei due: un calcio in quel posto a testa ci sarebbe da rifilargli! A conti fatti sono due ragazzini egoisti, capricciosi e tremendamente maschilisti che si preoccupano di volere, ma non di ciò che vogliono. C'è un assurdo momento di comunella tra i due (che ferisce, giustamente, Katniss) raccapricciante:
Peeta: è che non so cosa fare con lei.
Gale: nessuno sa cosa fare con lei.
Ecco. Il succo sta tutto qui. Perché sti due stan lì a fare i galli per farsi scegliere, ma le tirano delle mazzate che io avrei scelto il nubilato! Il pazzo squinternato si fa salvare per la terza volta (la TERZA!) il fondoschiena da lei. L'altro bel tomo fa il pavone che si lucida i muscoli... Ma uno dei due, secondo voi, ci ha provato a mettersi nei panni della ragazza, a provare a capire cosa ha passato, cosa ha subito, come sta e perché? No, certo che no. Figuriamoci. Loro stan lì poveri incompresi e lei è la stronza fredda e calcolatrice che 'sceglierà quello che più le garantirà la sopravvivenza'. A quel punto del libro li avrei volentieri castrati in tandem.
Fosse stato più giovane avrei fatto il tifo per Haymitch, l'unico che sembra veramente capire cosa sta passando lei e che cerca di proteggerla e aiutarla.
Di personaggi ce ne sono moltissimi altri, ma ho preferito dare risalto all'aspetto emotivo, più che alle figure politiche.

Stile: Il libro è narrato in prima persona e la Collins non lesina sui pensieri e le emozioni della protagonista. Le descrizioni di ciò che prova sono accurate e d'effetto senza essere ridondanti e sanno coinvolgere il lettore con poche efficaci parole. Le frasi sono brevi, ma inserite in paragrafi lunghi evitando così l'effetto noia pur non abbondando di dialoghi (Katniss è una che parla poco). Lo stile è fluido e i momenti di battaglia generalmente chiari (in genere sono le descrizioni che più spesso risultano confuse) e ben immaginabili.

Giudizio finale complessivo: Un libro che mi ha disturbato per alcuni aspetti, ma che nel complesso mi è piaciuto e che giudico davvero bello. Riprende dopo l'interruzione del secondo (che difficilmente può essere letto da solo) e chiude il cerchio con quanto detto nel primo (che rimane comunque il migliore dei tre). Ciò che ho apprezzato maggiormente è stato l'aspetto emotivo, la capacità di coinvolgermi ed emozionarmi, di farmi dispiacere ed arrabbiare. La trama invece, poteva essere facilmente intuibile, sia per tutta la storia in generale, sia per alcuni 'indizi' sparsi per il libro.
Avrei preferito un finale leggermente diverso, ma gusti personali a parte credo che il libro si meriti pienamente il voto.
Voto: 9/10

Commenti

  1. Io non ho letto nessuno di questi 3 libri!! mi devo sbrigare!! non ho letto tutta la recensione se no mi spoileravo tutto, però ho visto il voto finale!!
    Non vedo l'ora di leggerli!!

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    Risposte
    1. Se ti piace la distopia non puoi perderli!!! Io sul primo ero scettica perchè l'idea è chiaramente copiata, così come il finale, ma l'autrice è stata talmente brava che mi ha fatto comunque ricredere e apprezzare il libro.
      Hai fatto bene a non leggere la recensione, se non hai letto niente c'erano davvero troppe informazioni.

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