Recensione: Riflessi di un pomeriggio d'inverno di Laura Withcomb

In piena estate forse non è appropriato...

Titolo: Light 01 - Riflessi di un pomeriggio d'inverno
Titolo originale: A certain slant of light
Autore: Laura Withcomb
Edizione:  Sperling & Kupfer
Prezzo: 17,00 € (ma risulta momentaneamente fuori catalogo)
Trama: Helen vaga sulla Terra da più di un secolo, esistendo grazie alla vicinanza di ignari umani: è uno spirito, e cerca di lenire l'inquietudine che la tormenta a causa di qualcosa accaduto in un passato ormai lontano. Mentre si trova in una cittadina della provincia americana, nella classe del professor Brown, Helen scopre che James, un'entità ultraterrena e inquieta come lei, si è impossessato del corpo di uno studente, Billy Blake, che si era trovato in bilico tra la vita e la morte. Lo sguardo del ragazzo incontra gli occhi di Helen, segue i suoi movimenti, indugia sul suo volto. E così, solo per James, per la prima volta dopo un tempo infinito lei non è più invisibile. In preda a un'emozione esaltante, comprende che la sua esistenza sta per cambiare. Non le sembra vero di poter finalmente parlare con qualcuno che riesce a vederla e sentirla, e tra i due si accende un'irresistibile attrazione. Ma Helen vuole anche ricominciare a sentire profumi, sapori, insomma, quelle sensazioni umane che le mancano terribilmente. E, soprattutto, si strugge dal desiderio di poter toccare James. Per farlo, c'è un unico modo: deve trovare un corpo in cui abitare, proprio come è successo al suo amato.

Voto: 6/10
Ho dovuto pensarci un po' prima di decidere il voto e trovarne le motivazioni. Questo perché mi è sembrata una di quelle storie a mezza strada, senza lode e senza infamia che non ha difetti oggettivi, ma mi ha annoiata.
La trama non era male: Helen è un fantasma che nessuno vede. Finché non arriva James. per poter stare insieme lei prende il corpo di una giovane.
Qui iniziano i miei nasi storti. Ho trovato questo atteggiamento da egoisti e non mi ha reso simpatici i due protagonisti.
Inoltre loro riescono a possedere i due ragazzi vivi, perché sono 'vuoti', disinteressati a continuare la loro vita e desiderosi di morire. Mi sarebbe piaciuta più cura e più coinvolgimento nelle loro emozioni, anche se negative. Lui è uno sbandatello dalla storia piuttosto comune: famiglia disastrata, quartiere violento, infanzia difficile e tutto il resto del pacchetto. Lei si differenzia un po': famiglia religiosissima e bacchettona fino all'inverosimile, punisce e soffoca la ragazza fino a farle perdere la voglia di vivere. Un po' diversa dal solito anche se non originalissima.
Il finale mi ha lasciata perplessa. Fino ad un certo punto è ben curato, poi si chiude in tre frasi. Stop. Vissero tutti felici e contenti.
Come accennato, i personaggi non si lasciano amare, qualcuno per la poca caratterizzazione, qualche altro per gli atteggiamenti, che possono andare bene in un antagonista o in un protagonista negativo, ma in questo caso, secondo me, non erano adatti.
Lo stile dell'autrice è pacato e rilassante. lo avrei apprezzato se, a causa della storia, non avesse aumentato il senso di sonno e di noia. mi è piaciuto il linguaggio, mai scurrile o volgare anche se a parlare erano adolescenti.
Mi rendo conto di essere stata più breve del solito, ma è davvero una recensione faticosa. Non è brutto e non meritava una stroncatura, ma a me non è piaciuto e non me la sono sentita di tessere pregi che non ho trovato.
In originale esiste anche un seguito, ma non credo sia stato tradotto.


Commenti

  1. Che titolo interessante ed insolito :) Peccato che non ti abbia colpito granchè.
    Io lo inserisco cmq in wishlist perchè sono una curiosona!!!

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    1. Magari sono stata io un caso particolare, perché lo avevo inserito a mia volta in WL a seguito di una recensione entusiasta ^^

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