Recensione: I 7 demoni reggenti di Tamara Deroma


Libro punizione!
Cos'è un libro punizione? Ora ve lo spiego.
Dovete sapere che io non so appellarmi al diritto del lettore che consente d'interrompere la lettura quando ciò che sta leggende gli fa schifo. Non ci riesco, se inizio un libro DEVO finirlo. Solo che ci sono dei libri che per finirli ce ne va. Così mi sono inventata questa sorta di punizione. Avete presente quando non siete soddisfatti di voi? Magari a lavoro non siete stati bravissimo, avete risposto male ad una persona cara, o semplicemente avete fatto qualcosa che non vi rende orgogliosi? Ebbene in tutti questi casi per punizione mi auto obbligo a leggere un libro che mi fa schifo.
Quindi ogni volta che vi trovate davanti la dicitura 'Libro punizione' sapete già che la recensione non sarà positiva.

Titolo: I 7 demoni reggenti
Autore: Tamara Deroma
Edizione: Sabinae
Prezzo: 17,00 €
Trama (tratta da www.edizionisabinae.com): Una ragazza normale, come tante altre.
O almeno questo era ciò che Eileen credeva di essere, prima di scoprire di far parte del clan più potente dell’Inferno e di essere rinata in veste mortale nel Purgatorio, a causa di una dura condanna imposta da Lucifero.
All’oscuro dei ricordi appartenenti alla sua vita passata, Eileen cercherà in ogni modo di sfuggire al suo destino, ma a darle la caccia, oltre i suoi stessi fratelli, ci saranno anche i demoni al servizio del terribile e potente Gujrhah, pronto a tutto per mettere la parola fine al dominio dei Sette, all’Inferno.
Una storia avvincente ed imprevedibile che esalterà il lato più nascosto dei sentimenti umani ed inconsapevolmente, anche il giusto senso della distinzione fra Bene e Male...

Se in ascolto c'è qualche studente delle scuole superiori drizzi bene le orecchie: volete far fuori la vostra prof d'italiano (o quella di latino)? Fatele leggere qualche parte di questo libro e il risultato è assicurato! Tre righe (soprattutto all'inizio) e potete star sicuri che le prende un colpo apoplettico definitivo.

Ok, scherzi a parte, ci terrei a precisare una cosa: al contrario di quanto potrà sembrare dalla mia recensione, non amo fare a pezzi un libro. Posso essere pignola, intransigente, cercare il pelo nell'uovo e fare le pulci a destra e a manca, ma cerco comunque di trovare qualcosa di positivo, cerco di godermi la lettura, di provare comunque, tutte le sensazioni che un racconto può offrire. Solo che quando si supera il limite, si supera, e se anche ci fosse qualcosa di positivo (e volendo c'è, alla fine sono troppo buona) viene malamente oscurato da tutto il resto e tutto ciò che vi rimane sono arrabbiature e perdita di tempo.
Partiamo dalla cosa ... positiva? Diciamo così va: l'idea non era malissimo, i 7 peccati capitali, rappresentati da 7 demoni, vengono cacciati dall'inferno (fine della cosa 'positiva') e costretti a vivere sulla terra in corpi mortali (inizio della catastrofe del romanzo). L'idea dei corpi mortali è assolutamente standard, di casi letterari ce ne sono tanti, questo vuol dire che c'è bisogno di altro per rendere il romanzo piacevole e leggibile e togliere l'impressione di copiato. Bè, qui di tutto questo non se ne trova traccia neanche a cercarlo con il luminal della scientifica. Il risultato è un lavoro banalissimo, inutile, piatto, citofonato fin dalle prime righe (e non solo il finale, ma anche tutto quello che accade) che sembra fatto di idee copiate a destra e manca e rimesse insieme da qualcuno assolutamente incapace.
Incapace non solo nel copia incolla. Ci mancherebbe, non sono stata così fortunata.
Ok, idea così così, trama assolutamente ridicola. Passiamo oltre.
Immedesimazione nella storia: zero assoluto. Tutto nel libro fa si che il lettore se ne guardi bene dall'entrarci dentro. Se è abbastanza saggio da abbandonare il libro, lo farà alla seconda pagina, se come me, è un pazzo furioso che non sa in nessun modo appellarsi al sacrosanto diritto del lettore di interrompere un libro, bè, starà lì, come ho fatto io, ad agonizzare sulla lettura, sperando che finisca il prima possibile e giurandosi che mai e poi mai si avvicinerà al secondo (perchè, che culo, non è neanche un libro finito, fa parte di una saga, che, mi auguro per i pazzi coraggiosi che vogliono finirla, sia composta solo da due parti) casomai in un momento di autolesionismo gli venisse la malaugurata idea di aprirlo e iniziare a leggerlo.
C'è altro? Certo che sì, ve l'ho detto, sono troppo buona, per cui deve esserci altro per farmi essere così orripilata da questo lavoro.
Altro di negativo, ovvio.
Come? Sono un po' ridondante? Ah ... si vede che l'autrice mi ha contagiata. Circa la metà del libro è inutile in quanto non fa che ripetere le solite cose, che poi è una sola: quanto sono fighi i personaggi. E non varia neanche nelle descrizioni!!! Usa sempre le solite identiche parole e per giunta (cioè, da un lato sono quasi ammirata, secondo me ci vuole impegno anche per fare un disastro simile) le usa anche a sproposito! Ogni tanto siete lì che leggete (cercando di non slogarvi la mascella per la noia) e salta fuori qualche parola, che magari sembra anche ricercata (nel tentativo di togliere l'impressione che l'autrice a scuola non ci sia andata) peccato che non c'entri assolutamente niente nel contesto.
Uh, a proposito di cose che non c'entrano niente! Stavo quasi per dimenticare il totale caos istituzionale! Sì, perché nell'ottica del 'buttiamo dentro qualunque cosa faccia figo e della coerenza chi se ne frega', il libro contiene qualcosa di veramente assurdo (e non mi si venga a dire che nella finzione del romanzo tutto è concesso perchè, no! a tutto c'è un limite)
L'autrice piazza l'azione in Italia. Essendo presenti sbudellamenti e cosucce varie interviene anche la polizia. Ora, al di là della totale figura da idioti che fa fare alla polizia italiana, per fare figo fa intervenire un famoso corpo di un altro stato che in Italia non ha la minima giurisdizione e non potrebbe intervenire nelle indagini (a meno che non sia presente una minaccia per il suo stato, cosa che qui non avviene). Inoltre è anche usato un po' a spoposito perchè quel gruppo ha il principale compito di difendere il suo stato da un certo tipo di reato che qui c'incastra poco o niente. Ma caspita con quanti ce ne sono, usane un altro! Usa l'Interpol, i servizi segreti, degli infiltrati, le guardie svizzere vaticane (giacchè si parla di peccati capitali e demoni), i preti esorcisti, qualunque cosa, ma che abbia almeno un minimo di senso! Non il primo nome famoso che ti viene in mente solo perchè fa figo.
Altra cosa fastidiosissima: la perenne volgarità presente in tutto il romanzo. Io capisco qualche parolaccia nel dialogo, sopratutto da parte di personaggi con un carattere in linea, ma che tutti (uomini, donne, giovani, adulti) parlino come scaricatori di porto, autrice compresa nelle parti non parlate, no! Accanto a questo l'uso smodato di parole del linguaggio corrente, gergo compreso (e incompreso da tutti coloro che vengono da altre zone). E' una delle regole base della scrittura, la insegnano al nido in pratica: non si usa la lingua parlata! Va bene nei dialoghi, ma in tutto il resto è BANDITA!!! Niente, zero assoluto, quando l'hanno detta l'autrice forse era in bagno.
Andiamo avanti ...
Mamma che fatica sta recensione, meno male che mi manca poco. Passiamo ai personaggi va ...

Personaggi: Ora ... ditemi, secondo voi, considerati gli argomenti di cui sopra ... possono i personaggi avere qualcosa di buono? Ma neanche Madre Teresa glielo trovava qualcosa di buono, sempre ammesso che non avesse proprio niente niente di meglio da fare che leggere un obbrobrio simile.
In genere distinguo tra personaggi, protagonisti e simili, qui la fatica mi è risparmiata, che tanto sono tutti uguali. In teoria, da alcuni riferimenti qua e là, dovrebbero essere sui ... 25-30 anni, almeno nella forma umana, dal livello di maturazione si evince che ne hanno 2,5 - 3 ... si vede che gli zeri non contano. Poi vi viene in mente che dovrebbero essere demoni millenari, e quindi con un minimo di saggezza e maturità, e a sto punto vi cascano le p..... (anche se siete donne, perchè prima vi son venute, garantito).
Se non altro si capisce perchè Lucifero li abbia sbattuti sulla Terra. Deve aver pensato che la punizione di Dio alla sua ribellione non era finire all'Inferno, ma finirci con idioti simili. Poveraccio, ciucciarseli per così tanto tempo non dev'essere stato facile. Poi dopo millenni s'è finalmente ricordato di essere Lucifero e se n'è liberato rivergandoli a noi. Altro che complotto per metterli in cattiva luce! O forse sì, anche gli altri demoni non li sopportavano più (e hanno tutta la mia comprensione).
Potrebbe passare la protagonista, che è smemorata, e le sue due amiche normali, ma son talmente dementi che si fa prima a buttarle tutte nel marasma e non fare distinzioni. Non sarebbero passabili neanche se fossero adolescenti, perchè infantili così neanche a quell'età se ne trovano, nè nella realtà, nè nei libri.
Poi soffrono tutti di schizofrenia, o anche di disturbo bipolare della personalità, che non si manifesta a stagioni, ma a minuti. Son lì tutti tranquilli, o comunque abbastanza tranquilli, succede una cosuccia, un fatterello banale, una frase un po' così ... e via che gli parte l'embolo, canini aguzzi, occhi spiritati, capelli ritti e quant'altro, urla in particolare ... Mi stupisco di come i nemici ci mettano così tanto a scovarli, ancora un po' e le urla le sentono dall'Australia. Ma la cosa più esilarante volete sapere qual è? Che uno di loro sarebbe il demone dell'ira, giustamente, e che quindi avrebbe tutto il suo senso se s'imbestialisse ad ogni piè sospinto ... ebbene, è l'unico che non sclera praticamente mai! Sant'uomo ...

La narrazione è in terza persona analfabeta o quasi; persona che, libro di grammatica alla mano, ha avuto cura di non rispettare una regola d'italiano che fosse una, premurandosi di usare parole a caso (del linguaggio corrente e sempre le solite, in barba alla varietà di vocabolario), parolacce a tutto spiano e gergo, di sbagliare i tempi dei verbi, l'uso degli avverbi e dei pronomi, di far finta che non esista logica nella disposizione dei sintagmi e chi più ne ha più ne metta. L'obiettivo principale però, era quello di metterci quante più ripetizioni possibili, soprattutto nelle descrizioni fisiche. Obiettivo raggiunto in pieno. Almeno quello.

Giudizio finale complessivo: Ve lo devo anche scrivere? No dai ... al contrario dell'autrice non voglio essere ridondante, sono sicura che vi basta ciò che ho scritto sopra.
Voto: 1/10

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