Recensione: Terapia di coppia per amanti di Diego De Silva

Buon giorno, settimana scorsa vi abbiamo un pelo abbandonato. Settimanaccia. Per quanto mi riguarda fino a mercoledì stavolta ci sono, poi la Pasqua incombe e io sarò intenta a studiare come mangiare più cioccolata possibile ^^
Recensioncina piccina oggi. Purtroppo questo libro per me è uno di quelli a metà. Non mi esaltano, non mi annoiano, li trovo carini ma neanche più di tanto e alla fine non so cosa dire. Ci ho provato.

Titolo: Terapia di coppia per amanti
Autore: Diego De Silva
Edizione: Einaudi
Prezzo: 18,00 €
Trama: Terapia di coppia per amanti è un romanzo a due voci, maschile e femminile, che si alternano a raccontare la loro storia mentre la vivono, perché «ci sono fasi dell'amore in cui la realtà diventa un punto di vista, generalmente quello di chi lo impone». Due adulti sposati (non tra loro) che si ritrovano uniti da una passione incontrollabile e da un amore coriaceo, particolarmente resistente alle intemperie. Viviana è sexy, vitale e intrigante, e ha un notevole talento per i discorsi intorcinati. È combattuta fra restare amante e alleviare così le infelicità matrimoniali o sfasciarsi la vita per investire in un'altra. Modesto è meno chic, decisamente più sboccato e sbrigativo nella formulazione dei concetti, ma abilissimo nell'autoassoluzione. Spara battute a sproposito per svicolare, e fa pure ridere. Moderatamente vigliacco, aspirerebbe alla prosecuzione a tempo indeterminato della doppia vita piuttosto che a un secondo matrimonio, visto che già il suo non è che gli piaccia granché. È nella crucialità del dilemma che Viviana trascina Modesto dall'analista, cercando una possibilità di salvezza per il loro rapporto ormai esasperato da conflitti e lacerazioni continue. Il dottore è spiazzato nel trovarsi di fronte una coppia non ufficiale, libera da vincoli matrimoniali e familiari, che non ha nulla da perdere al di là del proprio amore. Accetterà l'incarico per questa ragione, trovandosi nel mezzo di una schermaglia drammatica e ridicola insieme, e rischiando di perdere la lucidità professionale. Tenero e cinico, divagante, vero, capace di usare la leggerezza come arma contundente, Terapia di coppia per amanti è un'immersione nelle complicazioni dei sentimenti, nei conflitti che apriamo continuamente per la paura (che tutti conosciamo per averla provata almeno una volta) di affidarci all'amore e dargli mandato a cambiarci la vita.

Voto: 7/10
L'ho letto per una challenge e, ad essere onesti, non è che mi sia piaciuto tantissimo. Più che altro è stato la parte 'Viviana' a non avermi esaltata.
Modesto e Viviana sono amanti. Sì, quelli classici sposati che s'incontrano di nascosto e fanno i salti mortali per stare qualche ora tra le lenzuola. Peccato che poi si mettano di mezzo i sentimenti. La storia, abbastanza semplice per la verità, è lo spunto da cui l'autore parte per tante piccole riflessioni sull'amore, sulla vita di coppia, sulle relazioni, ma anche su tante altre piccole cose del quotidiano a cui spesso non prestiamo attenzione. Ammetto che queste mi siano piaciute e, nel caso di Modesto, pungente e ironico, mi hanno divertita (bellissima quella che lo porta a concludere che il brano 'Every breath you take' dei Police sia un inno allo stalking. E non ha tutti i torti).
I due protagonisti, che si alternano nel racconto, sono un concentrato di un po' tutti i difetti degli amanti, uomini e donne, e per questo possono risultare un po' eccessivi. Viviana soprattutto, come dicevo prima, non mi è piaciuta. Mi sono chiesta per tutto il libro come facesse Modesto a sopportarla. Ammetto di aver dato ragione al padre di lui che sfotte il figlio in tutti i modi. Ok, è antipatico, impiccione e tratta le donne come oggetti, ma Vivi è così antipatica e che si finisce per dar ragione al genitore.
Da appassionata di musica ho apprezzato che il protagonista suonasse la chitarra e che ci fossero un sacco di citazioni musicali (anche se non sono andata ad ascoltarle tutte).
E' la prima volta che leggo De Silva, ma il suo stile mi è piaciuto. Non sono una fan delle parolacce, ma in questo caso mi sono ritrovata ad ammirare la coerenza del personaggio che le usa, anche e soprattutto, nei suoi pensieri. Anche se non le apprezzo non le ho trovate fuori luogo come mi capita spesso. Ho trovato buona la parte delle digressioni. Spezzano molto il racconto, ma onestamente non è una trama così fantastica da dire che l'azione viene spezzata. Le vere protagoniste sono proprio le riflessioni, mentre la storia sembra principalmente una scusa.
Un libro un po' a metà, carino per certi versi e noioso per altri. Strappa qualche sorriso, invita alla riflessione, ma il lettore può anche ritrovarsi arenato. A me è capitato onestamente.


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