Recensione: La morte è un sospiro nel silenzio di Cilla e Rolf Börjlind

Secondo libro di una serie, si può leggere anche da solo, ma fa molto spoiler sul primo romanzo.

Titolo: La morte è un sospiro nel silenzio
Titolo originale: Den tredje rösten (La terza voce)
Autore: Cilla Börjlind, Rolf Börjlind
Edizione: Nord
Prezzo: 18,00€
Trama: Il motorino che si rompe, la pioggia che le sferza il viso, il freddo che s'insinua tra i vestiti: Sandra Sahlmann desidera soltanto tornare a casa. Ma, non appena apre la porta, si sente sprofondare in un incubo. Suo padre si è impiccato. In un attimo, il salotto brulica di paramedici e agenti di polizia, che si affrettano ad archiviare il caso come suicidio. Soltanto la giovane Olivia Rivera ha l'impressione che qualcosa non vada. Innanzitutto Bengt Sahlmann non ha lasciato neppure un biglietto, pur sapendo che sarebbe stata la figlia a trovarlo. Inoltre lavorava all'Agenzia delle Dogane, da dove è scomparsa una grossa partita di droga sequestrata a un trafficante. Possibile che Sahlmann fosse coinvolto nel furto? O forse stava per smascherare il colpevole e perciò è stato messo a tacere? Nonostante il parere contrario dei colleghi, Olivia è determinata a scoprire la verità. E, avanzando da sola lungo un cammino costellato di velate minacce e di persone sparite nel nulla, ben presto si renderà conto che la morte di Bengt Sahlmann è solo la punta di un iceberg immerso in un mare nero di verità inconfessabili... 

Voto: 4/5 (8/10)
Ho scoperto a libro iniziato che è il secondo di una serie, ma i pochi riferimenti al primo episodio dicono poco di quello che accade e nel mio caso sono serviti solo ad incuriosirmi ancora di più.
La storia narrata in questo libro invece, è decisamente complessa, in alcuni momenti mi è sembrata quasi inverosimile, ma non così tanto da essere impossibile.
Più che all'indagine, viene lasciato ampio spazio all'introspezione dei personaggi, al loro vissuto e ai rapporti che li legano. Questo ha creato una storia ben bilanciata, gradevole da leggere e molto scorrevole, pur con gli argomenti spesso difficili di questo tipo di libri (In questo caso la violenza verso una ragazza cieca, il senso di smarrimento di un orfano, problemi che dall'infanzia si protraggono nella vita adulta).
Il finale mi ha sorpreso molto perché non mi aspettavo quel colpevole, né la sua motivazione. Non mi è piaciuto invece il super protagonismo di Olivia in quel momento.
I personaggi purtroppo si dividono in due gruppi.
Le componenti femminili non mi sono piaciute granché. Sia Olivia che Mette mi sono sembrate troppo ostinate, arroganti, 'maschili' per suscitarmi una qualche simpatia.
Gli uomini invece hanno fatto una bella figura. Ho adorato l'atteggiamento misterioso e determinato di Abbas, ma anche la pazienza, la fedeltà e il coraggio di Tom.
E' principalmente per 'rivedere' loro che voglio leggere anche il primo libro.
Nonostante sia scritto a quattro mani, ho trovato lo stile decisamente uniforme, molto piacevole e scorrevole. Buone le tempistiche e i colpi di scena. Forse qualche dialogo mi ha lasciata perplessa, ma credo contenessero riferimenti all'altro episodio che io non ho colto.
Resta in ogni caso un bel libro, leggibile anche da solo, piacevole e non troppo impegnativo.


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