Recensione di Rock and resilienza di Paola Maugeri

Buon giorno cari lettori, genere diverso quello che vi propongo oggi e che affronto per la prima volta. Non ricordo di aver mai letto biografie o autobiografie (neanche ai tempi della scuola) e finora non avevano mai destato il mio interesse, ritenendole noiose. Errore!
Non è corretto giudicare senza provare e in genere non rientra tra le mie caratteristiche, inoltre ultimamente ho avuto dei 'segnali' che mi hanno spinta a provare: la protagonista di un libro appassionata del genere, il consiglio trovato su un manuale, la scoperta del programma radiofonico di Paola ('Paola is virgin' su Virgin Radio), dove lei stessa legge stralci di biografie di rockers famosi (e che mi sono appuntata per procurarmeli).
E' stato quest'ultimo segnale che mi ha convinta non solo a iniziare questo filone, ma a farlo proprio dal suo libro, e ne sono stata felice perché mi ha lasciato molto.
Che siate appassionati del genere, indecisi o che non l'abbiate mai preso in considerazione, spero che le mie parole vi spingano a dargli una possibilità (e in questo caso potete provare a vincerlo con il giveaway che abbiamo organizzato qui).
Se così non fosse, non importa. Come direbbe Paola stessa, l'importante è che...
Ladies and Gentlemen, benvenuti!


Titolo: Rock and resilienza
Autore: Paola Maugeri
Edizione: Mondadori
Prezzo: 19,90€
Trama: Paola Maugeri, che nella sua lunga carriera ha incontrato e intervistato molti dei maggiori protagonisti del rock, ci racconta come questi personaggi idolatrati e ammirati in tutto il mondo, non siano semidei moderni ma persone normali che cercano nella musica la forza per ottenere risultati straordinari, spesso sfidando i propri limiti. E se ci sono riusciti loro, possiamo farlo anche noi, attingendo alla nostra innata capacità di resistere alle prove che la vita ci sottopone, trasformando la fatica e il dolore in energia positiva: mettendo in pratica la resilienza. ""La vita è l'arte dell'incontro" amava ricordare Vinicius De Moraes e se, a ben guardare, nulla succede per caso, tutti gli incontri nella nostra vita hanno un senso e uno scopo; il più delle volte lo comprendi anni dopo, o magari mai, ma il senso è quello e nessuno è ancora riuscito a convincermi del contrario." (Paola Maugeri)

Voto: 4/5 (8/10)
E' la prima volta che parlo di una biografia e decidere come farlo mi ha creato qualche dilemma. poi ho semplicemente deciso di affrontarla per quello che è: la storia di una vita, come possono esserlo quelle che leggo di solito, con l'unica differenza che questa è vera.
No, non leggerete commenti su quanto la realtà sia imprevedibile, migliore della finzione e tutti quei discorsi lì, perché ciò che mi ha colpito di più di questo racconto è il suo esatto contrario.
Paola non è una 'miracolata' a cui la fortuna ha guardato con favore elargendole opportunità uniche, ma una donna (e prima ancora una ragazza), che aveva un desiderio (come tutti), ha saputo concretizzarlo in un obiettivo (e già qui, molti non ci riescono) e, soprattutto, ha lottato, ha faticato e lavorato sodo per poterlo realizzare (mi sono chiesta se io stessi facendo la stessa cosa per i miei, di desideri e la risposta non mi è piaciuta). Non è stata lì ad aspettare la manna dal cielo (come dicono qui), ha buttato giù idee, fatto proposte, si è costruita un set di strumenti solido, ha sperimentato, si è documentata. Lo fa ancora, prima di ogni intervista, passa ore sul personaggio che deve intervistare e la sua opera, studiando come approcciarsi, come entrare in sintonia, quali domande siano davvero importanti e abbiano senso. Non si considera mai arrivata.
L'intento dichiarato di Paola Maugeri è quello di mostrare come gli artisti e la musica rock le abbiano insegnato la resilienza, invitando i suoi lettori a prendere esempio, ma è lei il vero esempio da seguire. Nella perseveranza, nella grinta, nel coraggio e talvolta pure nella sfacciataggine (come nella diretta in cui è andata contro le decisioni dei produttori, per mostrare a tutti di meritare la conduzione del programma più di chi aveva quel ruolo).
Non c'è stato un solo momento in cui ho pensato: è stata fortunata. Ha avuto le sue occasioni, ma cosa normali che possono capitare a tutti, lei ha semplicemente saputo riconoscerle e sfruttarle.
Io l'ho ammirata, dall'inizio alla fine. Talvolta di più (elegante e arguta la risposta ai Red Hot Chilli Peppers), talvolta di meno (come per la scelta di vivere un anno senza elettricità. Scelta forte, ma sui reali benefici ambientali non so quanto sia rilevante), ma sempre ammirata.
Invidiata? Mai. Anzi, racconta diverse situazioni in cui non avrei mai voluto essere nei suoi panni (come nell'intervista ai Red Hot di prima, o nell'incontro con alcuni personaggi ritenuti ostici come Roger Waters)Nonostante tutto è rimasta anche umile. Crede in se stessa, come è bello e giusto che sia, ma non l'ho mai trovata arrogante o presuntuosa. La definirei una bella persona.
Lo stile del testo ricalca moltissimo il suo modo di parlare e, per chi segue il suo programma, è facilissimo leggere immaginando la sua voce dolce e calda che racconta. Per quanto riguarda il libro in generale, può spiazzare l'uso dell'arancio per evidenziare, le pagine dedicate alle citazioni, l'inizio dei capitoli lasciati in bianco con solo il numero. Io invece l'ho trovato particolare, lo rendono un libro bello da vedere. Un libro Rock.

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