Recensione: Gala Cox. Il mistero dei viaggi nel tempo di Raffaella Fenoglio

Titolo: Gala Cox. Il mistero dei viaggi nel tempo
Autore: Raffaella Fenoglio
Edizione: Fanucci
Prezzo: 14,90€
Trama: Gala Cox Gloucestershire ha quindici anni e frequenta il liceo artistico. Ha un carattere indeciso, un’intelligenza fuori dal comune e la passione per le materie tecniche. E non sta affrontando un bel momento: ha appena perso la sua migliore amica, Nadia, in un terribile incidente dai risvolti misteriosi e il suo amatissimo papà se n’è andato di casa senza una ragione apparente.
Ora Gala vive con la mamma Orietta, medium scostante e autoritaria, e alcuni spiriti vaganti tra i quali l’indiano Matunaaga e la monaca benedettina Ildegarda di Bingen. 
Gala crede di sapere tutto sull’aldilà, fino a quando non inizia a frugare nello studio del padre alla ricerca di una traccia che le permetta di ritrovarlo. Qui, una scoperta casuale le aprirà le porte di un mondo prima sconosciuto, catapultandola in una realtà parallela e pericolosa. 
In un graduale e inesorabile susseguirsi di avvenimenti e scoperte, Gala vedrà crollare le proprie certezze una ad una. L’amore per le persone a lei care la spingerà a intraprendere una lotta che la renderà una ragazza più forte, molto più di quanto abbia mai potuto immaginare.
La storia di un’adolescente quasi normale, che tra appassionanti viaggi nel tempo e dialoghi con gli spiriti, diventa una riflessione sulla vita e su cosa ci attende nel nostro futuro.

Voto: 2,5/5 (5/10)
Librino (ino... insomma, sono più di 400 pagine) senza lode e senza infamia. Ci sono cose che mi sono piaciute e altre che invece mi hanno fatta storcere il naso.
La storia in generale è carina, anche abbastanza originale, o, almeno, non ho avuto l'impressione di 'già letto'. Però credo che sia l'unica cosa che riesco, in qualche modo, a salvare. Dico 'in qualche modo', perché comunque trovo che ci siano troppe cose: gli usqued, la macchina del padre di Gala, Black Coat, l'eredità di Edvige... Forse era meglio togliere qualcosa e concentrarsi più sul resto.
I personaggi non mi hanno colpita e questa è la pecca più grossa.
Ho trovato Gala noiosa e lagnosa, piuttosto viziata e eccessiva in alcuni aspetti. Si considera un piccolo genio e tratta tutti dall'alto in basso. Le piace Dennis ma non ascolta una parola di quello che dice. E' sempre concentrata su se stessa, sulla 'povera Gala a cui sono capitate tante cose brutte'. Decisamente un personaggio che non fa per me.
Edvige è un'egoista e una prepotente. Gala le è totalmente succube, anche perché, in caso contrario, difficilmente sarebbe possibile andarci d'accordo. Il suo atteggiamento in epoca vittoriana è del tutto fuori luogo e quasi quasi speravo che Black Coat la facesse fuori.
Non si salva neanche Dennis che con il suo modo di fare e tutte quelle vocali allungate fa pensare più ad un bambino noioso e petulante che non ad un quindicenne.
Eccessivi anche gli altri, dalla madre che passa dall'essere assenteista a imporre divieti e proibizioni, a Ipazia Price che sembra una di quei cattivi da film di supereroi, ci manca solo che sbavi e sputi fuoco dal naso.
Lo stile dell'autrice non mi è piaciuto. L'ho trovato decisamente acerbo e semplicistico (frasine brevi che spezzano il discorso, invece di virgole). La parte in epoca vittoriana non è ben resa, soprattutto nei dialoghi forse un po' troppo moderni. Inoltre manca del tutto il 'mostrare non descrivere' e questo porta a spiegazioni lunghissime e descrizioni minuziose che spezzano l'azione e annoiano. Non solo, anche tanti dettagli potevano essere evitati a favore di una maggior cura sugli elementi originali.
Come dicevo non un libro brutto, ma con troppi elementi di 'disturbo' per meritare voti più alti.


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