Recensione: Biscotti, dolcetti e una tazza di tè di Vanessa Greene

Mi rendo conto che, quando non riesco ad accedere ad internet nel week end, il blog subisce brusche e inaspettate battute d'arresto. E' qualcosa a cui devo porre rimedio, lo so, ma per il momento non ho soluzioni a riguardo.
Intanto riesco a metter su una recensioncina per oggi. Se stasera riuscirò ad avere qualche altro minuto on line, spero di riuscire a metterne anche una per domani. E prometto di rispondere anche ai commenti che ho trascurato.
Piccola comunicazione di servizio: la tragedia si è abbattuta su di me e il mio ereader mi ha detto addio. Si sono frantumati i cristalli liquidi ed è illeggibile. Il sostituto forse arriverà presto o forse lo chiederò a Babbo Natale, in ogni caso chi mi ha mandato ebook da recensire può tranquillizzarsi. Sono comunque in lettura. Ho solo dovuto cambiare supporto (in questo caso, benedetti portatili).
Ok, ho cincischiato già abbastanza e il mio tempo sta per scadere. Vi lascio la recensione.
Besos

Titolo: Biscotti, dolcetti e una tazza di tè
Autore: Vanessa Greene
Edizione:  Newton Compton
Prezzo: 9,00 €
Trama: Jenny ha ventisei anni, lavora nell’editoria e passa tutto il tempo che ha a disposizione a organizzare il matrimonio dei suoi sogni.
Maggie gestisce un negozio di fiori e si è lasciata alle spalle un rapporto doloroso. 
Alison sembra avere una vita perfetta: ha sposato il suo primo amore e ha due splendide figlie.
Jenny, Maggie ed Alison – tre donne in tre fasi della vita diverse eppure vicine – si ritrovano un giorno in un mercatino dell’antiquariato a contrattare per accaparrarsi lo stesso servizio da tè. Per uscire da quella strana situazione decidono di acquistarlo in società e condividerlo, e giorno dopo giorno, tazza di tè dopo tazza di tè, tra chiacchiere, pettegolezzi e piccoli segreti, finiranno per scoprire un’amicizia che cambierà le loro vite.

Questo è uno di quei libri leggeri e dolci che ogni tanto ci vogliono. Dove le difficoltà ci sono, ma alla fine si risolvono.
Purtroppo non è un libro esente da difetti e cosucce che mi hanno fatto storcere il naso.
La prima fra tutte il modo in cui le donne si incontrano e divengono amiche. Ad un mercatino vedono contemporaneamente un vecchio servizio da tè e sono decise tutte ad averlo, ciascuna per un diverso motivo. Decidono di acquistarlo in società e mezz'ora dopo sono tutt'e tre a casa di Alison a parlare. ora, io sarò malfidata, ma non credo avrei fatto una cosa simile: né di acquistare un servizio da tè con perfette sconosciute, né di andare o invitare a casa mia, perfette sconosciute. Comunque mi è capitato di notare in altri libri questa predisposizione all'ospitalità e sono portata a pensare che sia una questione culturale.
A parte quest'inizio forse un filino forzato, il libro procede leggero come si richiede al caso. Ciascuna delle tre donne ha i suoi problemi, ma cercano di affrontarli al meglio delle loro possibilità.
Il punto di vista si sposta ripetutamente tra le tre amiche offrendo così un quadro generale di ciò che accade. Questo però toglie un po' di unità al racconto e i salti temporali non aiutano. Sembrano tre storie diverse con qualche punto di contatto qua e là.
Tra l'altro tre storie neanche troppo approfondite. Le emozioni di Jenny nell'organizzare il matrimonio sono solo accennate, così come i suoi dubbi davanti alla pacatezza del suo fidanzato che a volte non sembra così coinvolto come vorrebbe lei. Stessa cosa per Alison e il suo rapporto con le figlie, soprattutto la maggiore. E con il marito con cui sembra non parlare più molto, ma anche se se ne rende conto, i suoi pensieri rimangono superficiali.
Per finire Maggie che mi sembra quella più tralasciata di tutte. Dovrebbe essere una donna forte, ma si fa fregare come un'adolescente dall'ex che ritorna. Poche pagine prima l'avevamo vista avvinghiata ad un tipo con cui aveva litigato fino al  momento prima. Senza che ci fosse niente che lasciasse supporre tutta questa attrazione.
Il finale rasenta un po' troppo l'assurdo. Loro hanno impiegato mesi (e molti soldi) a fare una determinata cosa che poi va a monte, i rispettivi mariti/fidanzati, in un paio di settimane o anche meno, risolvono tutto. Anche solo al parte economica non torna: dove li avevano tutti questi soldi? Poi, se non hanno trovato le tre donne, come ci sono riusciti loro?
Comunque diciamo che sia possibile. Come nelle migliori fiabe ci sarà stato un tocco di magia. Però non ne sono convinta.

Personaggi: Si tratta quasi esclusivamente delle tre amiche. Come dicevo sopra, per quanto il punto di vista si sposti e le segua tutt'e tre, tra l'altro con un io narrante, rimangono leggermente abbozzate e poco approfondite. Jenny tende ad essere anche un filo superficiale come carattere, mentre Maggie l'ho trovata spesso incoerente. Forse l'autrice ha tentato di sottolineare un carattere fragile a dispetto della forza ostentata, ma trovo che abbia fatto solo un grande pasticcio. La meglio riuscita mi è sembrata Alison, un po' scontata la figlia adolescente ribelle, ma quanto meno lei riesce, in qualche modo a tenerle testa (non sempre). E' forse quella più equilibrata e che si mantiene concreta di fronte a tutte le varie difficoltà.

Stile: Una scrittura leggera e a tratti frizzante hanno reso il libro scorrevole e piacevole da leggere. Mi è piaciuta l'alternanza delle narratrici, un po' meno i salti temporali. Il registro è medio e neanche tanto ricco. Dialoghi un po' standard e scontati.

Giudizio finale complessivo: Un libro carino e piacevole da leggere, ma che lascia il tempo che trova. Può essere adatto per un pomeriggio tranquillo e se non si hanno troppe pretese. Personalmente l'ho letto velocemente ma non mi ha esaltato per le tante incongruenze che vi ho trovato. L'idea dei vecchi serviti da tè mi piaceva, ma era solo una scusa per far incontrare le tre amiche. Il 'dramma' finale mi è sembrato assurdo e messo lì giusto per far accadere qualcosa e la sua risoluzione piuttosto improbabile. Un libro che dimenticherò in fretta e che non mi ha lasciato niente.
Voto: 6/10

Commenti

  1. Questo libro ce l'ho, l'avevo preso soprattutto per la cover che trovo incantevole ^-^
    Comunque, la penso anche io come te sul fattore ospitalità che si trova in tanti libri...sarò troppo malfidata ma non farei mai niente del genere :D che asociali che siamo!!!
    Nooooo, povero e-reader :-(

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    Risposte
    1. Oh, io sì. Di sicuro. Bisticcio periodicamente con il marito per sta cosa dell'asocialità :D:D:D
      Comunque credo anche che ci sia una componente culturale.
      All'ereader non farmici pensare. L'ho chiesto a Babbo Natale (con tanto di indicazione di marca e modello), ma questo vuol dire che dovrò attendere ancora due mesi prima di tornare ad utilizzarlo.

      Elimina

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