Perle dai libri #01

Salve carissimi lettori e di nuovo ben ritrovati.
Insieme alla veste, abbiamo deciso di personalizzare anche la rubrichetta "Teaser Tuesday", che da oggi prende il nome "Perle dai libri".
Con essa vi consiglierò le mie letture più piacevoli, facendo parlare il protagonista stesso: il libro.




 Titolo: La tristezza ha il sonno leggero
Autore: Lorenzo Marone
Editore: TEA
Prezzo: € 5,00 
Pagine: 373
Trama: Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezza e svariati fratelli, È uno di quei figli cresciuti un po' qua e un po' là, un fine settimana dalla madre e uno dal padre, Sulla soglia dei quarant'anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, tanto emotivo e trattenuto che nella sua vita, attraversata in punta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nello stomaco, somatizzando tutto. Un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia dopo avergli rivelato di avere una relazione con un collega. Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l'appuntamento con la sua vita. E uno per uno deciderà di affrontare le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto: una casa che senta davvero sua, un lavoro che ama, un rapporto con il suo vero padre, con i suoi irraggiungibili fratelli e le sue imprevedibili sorelle. Imparerà così che per essere soddisfatti della vita dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che non abbiamo alcun obbligo di ricoprire per sempre il ruolo affibbiatoci dalla famiglia. E quando la moglie gli annuncerà di essere incinta, Erri sarà costretto a prendere la decisione più difficile della sua esistenza...
Giudizio: 😊💗




No, non è vero, c'è un'altra cosa che avrei voluto chiederle e non ho potuto: perché quel giorno scappò via. Ma sarebbe stata quanto meno anacronistica come domanda. Chissà se lei ricorda di avermi rifiutato, pensai, chissà se si è mai pentita.
Avrei voluto domandarglielo allora, in quella fattoria, inseguirla in cortile e non restare a fissare il muro come un imbecille. Così come sarei dovuto andare a prendermi Arianna, quando era il momento. Avrei dovuto fare il fratello maggiore, disegnare di notte invece che guardare il soffitto. Avrei potuto costruirmela meglio la vita, senza star lì a menarmela con la storia del buco nello stomaco da riempire.
Il fatto è che tutto ciò che non fai quando è il momento di farlo, te lo porti dietro come una zavorra per il resto dei tuoi giorni.


Lorenzo Marone
La tristezza ha il sonno leggero



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