Recensione: Amiche e ortiche di Cristina Obber

Altra sufficienza stentata. Non sono fortunata con le letture in questo periodo. Ok che è estate, ma qualcosa di un po' più coinvolgente sarebbe gradito.

Titolo: Amiche e ortiche
Autore: Cristina Obber
Edizione: Dalai Editore
Prezzo: 6,00 € (Su Amazon. La mia copia ha il prezzo tagliato)
Trama: Una storia di donne e di amicizia, tra complicità e bugie. Tante donne, tante vite con cambiamenti più o meno importanti. Agata frequenta il centro benessere "Capricci di Cleopatra" dove in un mese spende quanto guadagna un metalmeccanico. Stefania cerca di conciliare lavoro e tre figli piccoli. Patrizia, scorbutica e intrattabile, sopravvive a un grande dolore. Brunella si occupa dell'azienda di famiglia e cambia uomini come accessori, mentre il padre si dedica a giochetti erotici con accompagnatrici ora russe, ora cinesi, talvolta gonfiabili. Francesca, titolare del centro, vuole lasciare il marito perché si è innamorata di una professoressa di storia. Dolores è una venezuelana tutta tette e astri, e Cinzia fa l'estetista. Sidonia si occupa delle pulizie e vorrebbe partecipare a un quiz televisivo. Caterina è un'ex insegnante depressa a causa di un marito che la trascura per dedicarsi al modellismo navale. E poi c'è Agata. Felice e realizzata, con un marito che la ricopre di attenzioni. Ma è proprio quando tutto sembra perfetto, che Agata scopre che lui la tradisce con chi capita. Quando Sergio, messo alle strette, se ne va, Agata dovrà fare i conti con la solitudine. Nulla potrà essere più come prima ma è di quel "prima" che cercherà di riappropriarsi: il suo scampolo di felicità, il suo imperfetto matrimonio.

Voto: 3/5 (6/10)
Grazie a Cristina Obber, andiamo a dare una sbirciatina in un gruppetto di amiche che ruota attorno alla palestra di Francesca. Palestra e centro benessere.
Una bella storia di amicizia? Macchè, quelle che l'autrice ci mostra, sono quelle amichette classiche, un po' false e un po' stronzette, che magari ti vogliono bene, però non disdegnano di spettegolarti alle spalle, lanciarti frecciatine e magari ripassarti pure il marito che tanto tu sei distratta e fiduciosa come un cucciolo bisognoso d'affetto.
Non c'è una grandissima trama, se non il matrimonio di Agata (sì, un'altra. In questo periodo le protagoniste sembrano chiamarsi tutte così) che si sfascia. L'attenzione è incentrata più che altro sulle donne (tantissime), sulle loro storie e l'interazione che hanno. Peccato che la maggior parte di queste storie siano solo accennate.
Devo dire, con onestà, che l'autrice non lascia 'lacune', nel senso, si può prendere una qualunque delle donne e raccontare ciò che le capita, sono solo troppo veloci e superficiali. Mi sarebbe piaciuto vedere i sentimenti di Francesca, assaporare il dolore di Patrizia, capire il punto di vista di Brunella e così via in maniera più profonda.
Le uniche un po' più 'coinvolgenti' sono Agata, che purtroppo si fa raggirare e l'avrei anche presa un po' a schiaffi, e Caterina che invece ho adorato (e no, non perché ho istinti omicidi). Non tutte ricevono le stesse 'cure' e attenzioni. Ad esempio Cinzia ha molto meno spazio e non tutte le storie hanno una vera e propria conclusione.
Purtroppo non mi sono riconosciuta in nessuna e non ho provato molta empatia per queste ragazze, però non le ho detestate e in questo l'autrice è stata molto brava. Non ho capito che senso avesse la presenza del padre di Brunella.
La scrittura è leggera e veloce, ma la divisione in paragrafi, anzichè in capitoli, a volte mi ha creato un po' di confusione. Non sempre capivo chi stava parlando.
Quindi, di nuovo, una storia leggera e estiva, che purtroppo mi ha lasciato molto poco. Di nuovo avrei preferito qualcosa in più.

Commenti

  1. Ciao sono tua lettrice fissa. Se ti va passa a dare un'occhiata al mio blog http://lapiccolalibreriadelcuore.blogspot.it e appena sarà disponibile sarei felicissima scambiare i banner :-)

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