Recensione: Lacrime di coccodrillo di Valeria Corciolani

Buon lunedì e buon Maggio a tutti, con la speranza che sia più tranquillo e meno caotico. Tutti che cominciano già a pensare alle vacanze, qualcuno comincerà pure ad andarci e per tante cose se ne riparla a Settembre.
Intanto, nei prossimi giorni, gli impegni non mi mollano, per cui ogni post regolare che riesco a mettere su è una piccola conquista.
Come la mia opinione su questo librino, gentile e graditissimo omaggio della casa editrice, che ha subito diverse traversie di lettura. Finalmente posso dirvi perché mi è piaciuto e chiudere, con la speranza che eventuali futuri incontri siano più fortunati.

Titolo: Lacrime di coccodrillo
Autore: Valeria Corciolani
Edizione: Emma Books
Prezzo: 0,99 €
Trama: Guia deve badare ai piccoli Elia ed Emma, Lucia è alle prese con la traduzione dell’ennesimo romanzo e l’agenzia di catering appena avviata le assorbe più del dovuto. Nulla però può impedire alle due amiche di preoccuparsi per Betti. Soprattutto da quando ha preso a frequentare Raul, ribattezzato non a caso fecalomo, “la vera essenza del bastardo”. Quando, dopo due giorni di inspiegabile silenzio, finalmente Betti si fa viva, è in preda al panico: il fecalomo è morto e ad ammazzarlo è stato proprio lei, con una dose eccessiva di… Guttalax!
Ma Betti è tutto fuorché un’assassina e così le tre amiche – Lucia con il suo senso pratico, Guia grazie all’intuito e alla sensibilità e Betti, be’… Betti resta Betti anche in simili frangenti – si ritroveranno ad aiutare l’affascinante commissario Lanzi e l’ispettore Olivari a indagare su un caso che si rivelerà ben più di un affare di cuore. Perché Raul non si chiamava Raul, per cominciare, e aveva una moglie, un vagone di amanti e soprattutto un potente e losco magistrato come padre…
In una silenziosa cittadina di mare, con l’aria salata che avvolge i colli fitti di ulivi, tra gli stretti carruggi, i moli, la spiaggia di ciottoli, proprio quando i turisti fanno i bagagli e arriva l’inverno, si arrotola una vicenda che aggancia, mescola e arruffa le vite delle tre amiche, avvolgendo nelle sue spire chiunque capiti a tiro.

Voto: 7/10
Finalmente vi parlo di qualcosa più soddisfacente rispetto alle mie ultime letture.
Siamo in Italia, più precisamente a Chiavari, e conosciamo tre belle donne (gnocche, per dirla in termini maschili); tre amiche che, al di là delle vite diverse, riescono ad essere unite.
Guia e Laura hanno insieme una piccola attività in cui organizzano feste, mentre Elisabetta (Betti) sembra avere un lavoro di responsabilità ben remunerato e un uomo a mezzo servizio 'amorevolmente' chiamato dalle altre due: Fecalomo. E ci sarà un motivo!
Infatti c'è, anche se le amiche non lo sanno: il Raul di Betti è una multiproprietà, dotato pure di moglie uffciale. Quando Betti lo scopre, indispettita, pensa al nomignolo delle sue amiche e gli rifila una bella dose di Guttalax.
Com'è, come non è, l'uomo muore.
Panico di Betti che chiama le sue amiche. Tra battute sarcastiche e un po' pungenti le tre tornano a casa di Betti e scoprono che il morto se n'è andato.
Ce n'era di che incuriosirmi e divertirmi; soprattutto perché il Fecalomo (Che, a proposito, si chiama Roberto) viene davvero trovato morto, ma da tutt'altra parte.
L'autrice è stata molto brava a non farne una mera questione di corna, imbastendo dietro a questa morte, e altri fatti strani capitati a Chiavari, una vicenda complessa e accuratamente elaborata che spazia dai rapporti personali, a strani movimenti economici e politici, stimolando il lettore e spingendolo ad andare avanti con interesse.
Purtroppo la mia lettura ha subito frequenti stop e ho finito per faticare a ricordarmi i personaggi secondari (Che sono molti, visto l'intrigo politico) e il loro ruolo (ma sono proprio secondari, quasi terziari, nominati giusto qualche volta), ma questo non rovina il piacere della storia nel suo complesso.
Affianco alle fanciulle, ci sono Landi e Olivieri, sempre più perplessi davanti agli avvenimenti. Tanto che arrivano a pensare alla mafia rumena.
Nonostante i fattacci, i toni si mantengono leggeri e le battute si sprecano, rubando ben più di un sorriso. Mi è piaciuto questo non drammatizzare.
E mi è piaciuto che la vicenda si sia mantenuta coerente.
La nota più positiva sono i personaggi, curati e ben caratterizzati. Impossibile confonderli.
Guia colta, materna, riflessiva. Mamma attenta, moglie premurosa e un cervello niente male.
Laura tosta, single, pungente. La più pratica di tutte (e anche la più divertente). L'ho adorata con Arnaldo, anche se il poverino forse non meritava il trattamento.
Betti è quella che mi è piaciuta di meno. Un po' troppo frivola, anche se, sotto sotto, desidera un marito e una famiglia.
E i maschietti? Ok, lasciamo stare il Fecalomo\Roberto\Gabriel\Raul\Eccetera, ma il commissario landi è un brav'uomo. Attento, scrupoloso, riflessivo. Avrei voluto prendere nota di tutte le canzoni che cita.
Sagace e paziente Olivieri, che arriva alla soluzione nello stesso momento del suo capo, anche se per vie diverse.
Menzioncina per l'agente Maria Fiore, che no solo scopre che il suo Gabriel è in realtà l'uomo di tutte, ma si vede anche costretta a raccontare tutta la storia all'uomodellasuavita.
Scrittura veloce e vivace che avita di appesantire troppo la vicenda (le frasi sono in genere molto brevi). Per tutta la storia si mantiene una certa ironia scherzosa che rende la lettura rilassante e divertente.
Un grazie e un 'bravissima' all'autrice che mi ha regalato tanti sorrisi senza cadere nel banale e nello scontato.

Commenti

  1. Il teaser mi aveva incuriosita e la tua recensione mi ha convinta, me lo segno! :)

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  2. Che bello trovarsi e rileggersi nella gustosa Biblioteca di Drusie! Mi sono emozionata :). Grazie...

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    1. Grazie a te per averci lette! E complimenti per i bei personaggi.

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