Teaser Tuesdays #25
Oggi è martedì e torna Teaser Tuesdays, rubrica ideata dal blog Should be Reading, ma che io ho scoperto su Atelier dei libri.
La mia consocia grafica aveva comunque una rubrica simile sul suo blog,
Dillina, chiamata Perle dai libri. Visto che io spesso ho letto cose in
seguito ai Teaser ho pensato di adottarla.
Le regole sono davvero semplici e sarei felice se mi lasciaste i vostri teaser!
Eccole:
Ecco qui il mio Teaser per questo Martedì! ^_^
<< Apre la bottiglia quasi senza far rumore. Versa, lentamente e con cura, finché i bicchieri sono pieni poco oltre la metà. Si coprono immediatamente di un velo opaco. Da invisibili irregolarità all'interno delle pareti curve, le bollicine salgono verso la superficie in piccoli fili di perle.
Lui posa i gomiti sulle ginocchia e guarda le bollicine. Il suo volto è distaccato, assorbito da ciò che vede e, in questo momento, innocente come quello di un bambino. Come tante volte ho visto Esajas osservare il mondo.
Lascio intatto il mio bicchiere e mi siedo davanti a lui sul tavolo basso. I nostri volti sono ora alla stessa altezza.
«Peter» dico. «Conosci quella scusa che lei era ubriaca e non sapeva cosa faceva?»
Annuisce.
«E' per questo che te lo do prima di bere.»
Poi lo bacio. Non so quanto tempo passi. Ma finché dura, tutto il mio corpo è nella bocca.
Poi me ne vado. Sarei potuta rimanere, ma me ne vado. Non è per me né per lui. E' per rispetto di ciò che ha preso possesso di me, ciò che non è esistito per anni, che non mi sembra più di riconoscere, che mi è estraneo. >>
Le regole sono davvero semplici e sarei felice se mi lasciaste i vostri teaser!
Eccole:
- Prendete un libro che state leggendo;
- Apritelo in una pagina a caso;
- Condividete un breve spezzone di quella pagina ("Teaser") senza fare spoiler (controllate prima di postare);
- Riportate titolo e autore per tutti coloro che vogliono leggerlo ^_^
<< Apre la bottiglia quasi senza far rumore. Versa, lentamente e con cura, finché i bicchieri sono pieni poco oltre la metà. Si coprono immediatamente di un velo opaco. Da invisibili irregolarità all'interno delle pareti curve, le bollicine salgono verso la superficie in piccoli fili di perle.
Lui posa i gomiti sulle ginocchia e guarda le bollicine. Il suo volto è distaccato, assorbito da ciò che vede e, in questo momento, innocente come quello di un bambino. Come tante volte ho visto Esajas osservare il mondo.
Lascio intatto il mio bicchiere e mi siedo davanti a lui sul tavolo basso. I nostri volti sono ora alla stessa altezza.
«Peter» dico. «Conosci quella scusa che lei era ubriaca e non sapeva cosa faceva?»
Annuisce.
«E' per questo che te lo do prima di bere.»
Poi lo bacio. Non so quanto tempo passi. Ma finché dura, tutto il mio corpo è nella bocca.
Poi me ne vado. Sarei potuta rimanere, ma me ne vado. Non è per me né per lui. E' per rispetto di ciò che ha preso possesso di me, ciò che non è esistito per anni, che non mi sembra più di riconoscere, che mi è estraneo. >>
Il senso di Smilla per la neve
Peter Høeg
Qual è il vostro Teaser?
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