Recensione: Non ditelo allo scrittore di Alice Basso

Oh.. finalmente un librino che merita! 💗💗💗


Titolo: Non ditelo allo scrittore
Autore: Alice Basso
Editore: Garzanti
Prezzo: 16,90 €
Trama: A Vani basta notare un tic, una lieve flessione della voce, uno strano modo di camminare per sapere cosa c’è nella testa delle persone. Una empatia innata che Vani mal sopporta, visto il suo odio per qualunque essere vivente le stia intorno. Una capacità speciale che però è fondamentale nel suo mestiere. Perché Vani è una ghostwriter. Presta le sue parole ad autori che in realtà non hanno scritto i loro libri. Si mette nei loro panni. Un lavoro complicato di cui non può parlare con nessuno. Solo il suo capo sa bene qual è ruolo di Vani nella casa editrice. E sa bene che il compito che le ha affidato è più di una sfida: deve scovare un suo simile, un altro ghostwriter che si cela dietro uno dei più importanti romanzi della letteratura italiana. Solo Vani può trovarlo, seguendo il suo intuito che non l’abbandona mai. Solo lei può farlo uscire dall’ombra. Ma per renderlo un comunicatore perfetto, lei che ama solo la compagnia dei suoi libri e veste sempre di nero, ha bisogno del fascino ammaliatore di Riccardo. Lo stesso scrittore che le ha spezzato il cuore, che ora è pronto a tutto per riconquistarla. Vani deve stare attenta a non lasciarsi incantare dai suoi gesti. Eppure ha ben altro a cui pensare. Il commissario Berganza, con cui collabora, è sicuro che lei sia l’unica a poter scoprire come un boss della malavita agli arresti domiciliari riesca comunque a guidare i suoi traffici. Come è sicuro che sia arrivato il momento di mettere tutte le carte in tavola con Vani. Con nessun’altra donna riuscirà mai a parlare di Chandler, Agatha Christie e Simenon come con lei. E quando la vita del commissario è in pericolo, Vani rischia tutto per salvarlo. Senza sapere come mai l’abbia fatto. Forse perché, come ha imparato leggendo La lettera scarlatta e Cyrano de Bergerac, ogni uomo aspira a qualcosa di più grande, che rompa ogni schema della razionalità e della logica. Vani è ormai uno dei personaggi più amati dai lettori italiani. Dopo il successo dell’Imprevedibile piano della scrittrice senza nome e di Scrivere è un mestiere pericoloso, Alice Basso torna con la perfezione e l’originalità di uno stile che le ha portato l’ammirazione della stampa più autorevole. Un nuovo romanzo, stesse caratteristiche imperdibili: libri, indagini, amore e una protagonista che diventerà come un’amica un po’ strana che non riuscirete più ad abbandonare.


Voto: 4,5/5 (9/10)


Eccomi qui, felicissima di raccontarvi l'ultima avventura di Vani Sarca, la nostra eccezionale, impareggiabile ghostwriter dall'intelligenza acuta e dal sarcasmo spiazzante.
"Non ditelo allo scrittore" è il terzo libro della serie incentrata su una protagonista unica, che ha il potere di affascinare e divertire il lettore malgrado non sia esattamente un tipo dai modi affascinanti o intenzionalmente divertenti. 
La trama di questo terzo libro si discosta un pochino dai precedenti. Non ci sono romanzi da scrivere ma piuttosto Vani si ritroverà, suo malgrado, alle prese con un altro ghostwriter, personaggio particolarissimo, che sarà decisamente pane per i suoi denti.
L'incarico assegnatole da Enrico, stavolta, spinge Vani ad un confronto con sé stessa.
Anche dal punto di vista investigativo Vani si ritrova ai margini, con un Berganza, meravigliosamente Berganza come sempre, ma molto preso da indagini pericolose da cui cerca di tenerla fuori. Cerca. Faticosamente. Ma infruttuosamente poiché ahimè Vani non è certo il tipo di donna che si può tenere in panchina!
Ho apprezzato moltissimo l'evidente crescita di Vani in questo libro. Vani matura, diventa più consapevole senza, tuttavia, subire alcun stravolgimento totale, rimanendo coerente con sé stessa. E questo rispetto per il personaggio mi è piaciuto moltissimo.
Ritroviamo anche Riccardo Randi, che nel secondo libro non è stato esattamente in cima alla lista delle mie preferenze. Ebbene è migliorato. Il modo in cui si prodiga per rivalutarsi agli occhi di Vani è quasi commovente. Quasi. Diciamo che ho apprezzato lo sforzo.
Ho gioito nel ritrovare anche Irma, l'anziana e simpaticissima cuoca dei Giay Marin conosciuta in "Scrivere è un mestiere pericoloso", rimasta una figura presente e importante nella vita di Vani.
Lei e Morgana rappresentano un po' la Vani del passato e la Vani del futuro e dunque sono irrinunciabili.
Lo stile di Alice Basso è inconfondibile. Nella narrazione in prima persona, si susseguono dialoghi brillanti, caratterizzati da un'ironia spesso pungente, arricchiti da numerose citazioni letterarie, il tutto con un vocabolario ricercato che però non appesantisce la lettura che risulta scorrevole e piacevolissima.
Lo stesso vale per i flashback nel passato di Vani che creano una sorta di intreccio perfetto con gli eventi del futuro e le varie situazioni in cui la nostra ghostwriter si ritrova coinvolta.
Durante la lettura mi sono divertita ed emozionata. Giunta all'ultima pagina, mi ha strappato un grosso sospiro di soddisfazione, per un finale assolutamente perfetto.
"Non ditelo allo scrittore" è un romanzo da non perdere!








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