Recensione: Come dire. Galateo della comunicazione di Stefano Bartezzaghi
Sono proprio due parole, perché il titolo del libro in realtà già dice tutto, però mi è piaciuto e mi ha divertito leggerlo.
Titolo: Come dire. Galateo della comunicazione
Autore: Stefano Bartezzaghi
Edizione: Mondadori
Prezzo: 17,00 €
Trama: Le scorrerie di Bartezzaghi, allegro linguista e principe dei giocatori di parole, tra le praterie della lingua: i suoi usi e abusi, i suoi trucchi e doppi sensi. I nuovi modi di comunicare della civiltà digitale: il web, le mail, gli sms. I blog. Facebook e Twitter. Telefoni da leggere e da scrivere. Com'è fatto l'italiano che parliamo. I nuovi strafalcioni. E quelli antichi. Dall'editorialista di "Repubblica", un ritratto comico dell'Italia postmoderna, la sua lingua, la sua grammatica, la sua morfologia, la sua sintassi.
Voto: 6/10
Un libro un po' diverso dal solito.
Nessuna storia, trama, personaggi, ma una raccolta, abbastanza esaustiva, di situazioni in cui si ha necessità di parlare e di scrivere, tutte con le loro peculiarità e caratteristiche che non sempre le persone rispettano.
Si spazia dalle cose classiche come romanzi, lettere ed email, fino a campi un po' più particolari, come lo stile dei menù dei ristoranti, le parole delle canzoni, il linguaggio da sms e così via.
E' stato interessante scoprire tante sfumature a cui non avevo mai fatto caso (e che esulano dalla grammatica) o sorridere di alcuni strafalcioni che a me sembrano scontati ma, ad altri, evidentemente no.
E' utile vedersi ricordare alcune regole della nostra lingua che magari tendono a sfuggire a causa di una loro scarsa presenza nei testi.
In alcuni punti, come dicevo, mi ha fatto sorridere, mentre in altri ho faticato a cogliere le sottigliezze linguistiche dell'autore.
In generale comunque, è piuttosto scorrevole e comprensibile da tutti.
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